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Cronaca mercoledì 05 luglio 2017 ore 16:53

"I pesci sono vittime della scarsa ossigenazione"

E' questa la conclusione alla quale è arrivato il Comune per la morìa di pesci verificatasi in un fosso alla Mazzanta



ROSIGNANO MARITTIMO — Il Comune di Rosignano Marittimo ha effettuato un sopralluogo congiunto con la Polizia Provinciale sul fosso lungo via della Forestale alla Mazzanta, dove da alcuni giorni è stata rilevata una morìa di pesci visibili in superficie, segnalati alla stampa da esponenti del Movimento 5 Stelle di zona.

Dal sopralluogo visivo effettuato dai tecnici è emerso che il fosso, un canale di bonifica senza sfondo, è “in uno stato di forte eutrofizzazione” (presenza estesa di microalghe e colore verde dello specchio d’acqua), probabilmente a causa della mancanza di piogge e della stagnazione dovuta all’assetto del canale stesso, condizione che porta al rapido decremento delle concentrazione di ossigeno disciolto. Nel fosso sono stati individuati a vista 4 esemplari di pesci morti. Arpat è stata allertata per l’effettuazione di un campionamento mentre la Polizia Provinciale ha avviato le procedure di competenza.

Dovrebbe trattarsi di un fenomeno naturale dovuto alla poca ossigenazione delle acque del fosso, che fa morire specialmente i pesci di dimensioni più grandi, poiché non c’è ricambio di acqua in quanto da mesi ci sono state solo piogge episodiche” spiega il sindaco Alessandro Franchi.

“In ogni caso stamattina stessa l’Ufficio Ambiente del Comune ha effettuato un sopralluogo con la Polizia Provinciale che sta facendo i controlli opportuni – prosegue - collegare questo fenomeno alle Bandiere Blu è del tutto fuori luogo, visto che il fosso è chiuso e non ha sfogo al mare, mentre per le Bandiere Blu i campionamenti vengono fatti mensilmente, come si può verificare facilmente sul sito di Arpat, che ai fini della balneazione classifica le nostre acque con una qualità definita eccellente.

La prossima volta – conclude Franchi - invito i consiglieri del M5S in qualità di pubblici ufficiali ad attivarsi immediatamente segnalando la situazione alle autorità di controllo come Arpat, la Polizia Provinciale, la Polizia Municipale o al sindaco stesso senza far passare tre giorni informando solo gli organi di stampa”.


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