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Roditori mercoledì 05 luglio 2017 ore 18:10

Topi senza olfatto dimagriscono anche se mangioni

La ricerca è stata condotta su gruppi di topolini

Esiste un misterioso legame tra olfatto e metabolismo: è quanto emerge dagli ultimi studi. Nuove frontiere per la lotta all'obesità



BERKELEY (CALIFORNIA, USA) — Esiste un misterioso legame tra capacità olfattiva e metabolismo: lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Cell Metabolism e realizzato dall'équipe di ricercatori dell'università della California, a Berkeley, guidata da Andrew Dillin. Alcuni topi erano stati geneticamente modificati in modo da non avere olfatto. Ebbene: è stato dimostrato che questi perdevano peso anche mangiando cibi ricchi di grassi. Fatta anche la controprova: alcuni topi sono stati dotati di super-olfatto e nutriti secondo la medesima dieta degli altri. Loro, però, ingrassavano.

Lo studio era in realtà nato con altro obiettivo: si voleva verificare se la mancanza di olfatto facesse mangiare di meno. Poi la scienza ha preso le sue vie e allora ecco la scoperta insperata. I topolini non hanno perso l'appetito. Solo che, pur nutrendosi come il gruppo di controllo, loro hanno perso circa il 16 per cento del peso attivando i depositi di tessuto adiposo bruno e accendendo, affermano i ricercatori, una sorta di "programma per bruciare i grassi"

Agli esami ematici, i topi hanno presentato un alto livello di adrenalina, ormone rilasciato dall'organismo in risposta allo stress. Tuttavia, ha spiegato Dillin, esso è anche collegato all'attivazione di questo "programma brucia grassi".

Stessa rivista ma altra ricerca, ancora condotta sui topi e guidata da Suneil Koliwad - università di San Francisco - apre poi la via alla possibilità di nuove terapie contro l'obesità. La scoperta, in questo caso, è che le cellule del sistema immunitario innescano l'aumento di peso in risposta alle diete ricche di grassi. Sostanzialmente, questo tipo di nutrizione attiva nel cervello le cellule immunitarie della microglia, che a loro volta stimolano i circuiti nervosi legati al cibo. La conseguenza è un aumento dell'appetito e della voglia di cibi grassi.


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