Attualità giovedì 10 dicembre 2020 ore 07:00
Capre sacre da salvare e la città si mobilita

Sindaco in prima linea contro i cacciatori di trofei in arrivo da oltre Oceano per sparare agli esemplari selvatici che popolano le montagne della zona
TUNCELI (TURCHIA) — Un post su Twitter salverà le capre selvatiche di Tunceli? Il sindaco della città turca Fatih Mehmet Maçoğlu lo spera, e affida alla potenza dei social la mobilitazione contro i cacciatori di trofei in arrivo anche da oltre Oceano per sparare agli esemplari di questi animali considerati sacri.
Tutto è nato dopo l'annuncio di un uomo d'affari americano che aveva chiesto e ottenuto l'autorizzazione a sparare a una capra selvatica di montagna potendo usare fino a 50 proiettili fra il 7 e il 13 dicembre nell'ambito di un viaggio organizzato proprio per la battuta di caccia. I turisti possono farlo, se hanno il permesso del governo e pagano un tributo.
Ma a Tunceli si sono ribellati: "Nessuna vita nella natura ha prezzo per noi. Faccio appello alla persona che verrà a uccidere la capra di montagna con il suo binocolo e 50 proiettili. Domani ti aspetto lì con gli abitanti del villaggio e tutti gli amici sensibili", ha twittato il sindaco che si è poi effettivamente recato sul posto ad accogliere il cacciatore il 7 dicembre. Lui, però, non si è presentato. Vittoria? Per il momento.
Bizim için doğadaki hiçbir cana asla paha biçilemez...
— Fatih Mehmet Maçoğlu (@FatihMacoglu) December 6, 2020
Dürbünlü silahı ve 50 mermisiyle dağ keçisini katletmek için gelecek olan kişiye sesleniyorum.
Yarın köylüler ve duyarlı tüm dostlarla orada seni bekliyor olacağım... pic.twitter.com/DFjW7sJzXC
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