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Attualità martedì 29 luglio 2025 ore 16:30
Lavori sui fossi e traslocano salamandre e tritoni

L'opera di ripristino delle briglie montane sui fossi della Bernardina e di Camaldoli, ha reso necessario trasferire gli anfibi. Ecco come è andata
POPPI — In principio furono i pesci, ma adesso anche le salamandre pezzate, una cinquantina di tritoni e numerose rane temporarie hanno provvisoriamente cambiato casa. Motivo? L'imminente via al maxi cantiere per il ripristino delle briglie montane sul Fosso della Bernardina e sul Fosso di Camaldoli, prima del quale il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno ha trasferito con cura gli anfibi che popolano le acque dei due tratti.
Accade a Poppi, nei pressi della Sp 69 dell’Eremo di Camaldoli, nel cuore del Casentino, all’interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e della Riserva Naturale Biogenetica. Qui è in programma un intervento rilevante per la messa in sicurezza del territorio, estremamente delicato proprio perché inserito in un contesto di pregiato valore ambientale in cui è imperativo coniugare la manutenzione idraulica al pieno rispetto degli ecosistemi locali, ricchi e vari.
Per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni è stata disposta la chiusura temporanea del sentiero Cai 74 che collega Camaldoli a Monte Faggiolo sino a fine Agosto.
Il trasloco non è stato affar semplice. Lo spiega l'ingegner Enrico Righeschi, referente dell'Unità idrografica omogenea Casentino e componente dell'Ufficio difesa del suolo: “Prima dell’apertura del cantiere è stato effettuato un attento monitoraggio dell’alveo e delle zone limitrofe, che ha permesso il salvataggio e il trasferimento in sicurezza di numerose specie di anfibi, particolarmente sensibili alle alterazioni dell’habitat fluviale”.
“Tutti gli esemplari sono stati ricollocati in ambienti idonei, così da garantire la prosecuzione dei lavori in condizioni di piena compatibilità ecologica”, continua.
“Si tratta di un intervento strategico e irrinunciabile per la sicurezza idraulica, diventato anche un modello di attenzione e cura nei confronti degli ecosistemi appenninici", afferma la presidente del Consorzio di bonifica Serena Stefani.
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