SOVERATO (CATANZARO) — E' stato ridotto in fin di vita dalle botte, un cucciolo di cane di due mesi appena sottratto appena in tempo al suo aguzzino dai soccorsi allertati dai cittadini, messi in allarme dai guaiti straziati del piccolo.

E' accaduto nel primo pomeriggio di lunedì scorso nella zona degli impianti sportivi di Soverato, in provincia di Catanzaro, ma la notizia è stata diffusa dai volontari della Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) solo quando la prognosi è stata sciolta. La bestiola dovrebbe riuscire a cavarsela, benché il percorso di cura sia ancora lungo e costoso (si può contribuire contattando Lndc).

Gli abitanti che si sono resi conto di quanto si stava consumando hanno avvertito il Comune da dove è stata allertata la presidente della sezione locale Lndc Serena Voci. E' lei che, cercando il piccolo, ha per caso incrociato il suo proprietario che si stava allontanando in bicicletta. Insospettita, ha iniziato a incalzarlo: "L’uomo, con tono spavaldo, ha ammesso che la bestiola era sua, che era stato lui a picchiarla e con un gesto ci ha indicato dove trovarla". 

Il cucciolo è stato trovato in una pozza di sangue, immobile. Solo quando la donna si è chinata per regalargli quella che pensava fosse l'ultima carezza il cagnolino, ribattezzato Nathan, si è mosso. La corsa disperata dal veterinario, con una diagnosi di fratture lunga un chilometro, lesioni da taglio, apparente cecità. Ora però il piccolo guerriero è fuori pericolo e sta iniziando ad alimentarsi. 

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