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Attualità domenica 25 giugno 2017 ore 09:00

Fa un caldo bestiale, affrontarlo si può

Foto di Paola Lolli/Facebook

Dall'Ente nazionale protezione animali i consigli degli esperti per aiutare i pet e i selvatici a superare in piena salute l'afa estiva



ROMA — Fa un caldo bestiale: proprio nel senso che a soffrirne sono anche - e a volte più delle persone - gli animali domestici e non solo. Così, con l'estate che entra inesorabilmente nel vivo e temperature in ascesa un po' ovunque, ecco che dall'Ente nazionale protezione animali (Enpa) arriva un vero e proprio decalogo per aiutare i nostri pet, ma anche i selvatici, a superare indenni la canicola e trascorrere un'estate in tutta serenità e piacevolezza.

1) Innanzitutto, spiega Enpa nel suo comunicato, i cani e i gatti non sudano come noi. Per abbassare la loro temperatura corporea, che già di solito viaggia intorno ai 38 gradi e mezzo, aumentano il ritmo respiratorio. E' per questo che sarà bene assicurare loro un luogo ombreggiato e ventilato, con acqua fresca sempre a disposizione e, nelle ciotole, pasti leggeri e di semplice digestione.

2) Guai ad abbandonarli in auto da soli anche per brevi periodi. In questo periodo, ricordano gli esperti, la temperatura interna dell'abitacolo aumenta in un battibaleno fino a picchi anche di 70 gradi. E questo anche con i finestrini aperti. Lasciare un animale in un ambiente simile, può voler dire condannarlo a morte.

3) Proprio per questo se si dovesse notare una bestiola chiusa nell'auto di qualcun altro, è il caso di intervenire immediatamente. Soprattutto se osservando l'animale si individuano sintomi come difficoltà di respirazione e spossatezza generalizzata, indice di un possibile colpo di calore. Che fare? Provare a rintracciare il proprietario dell'autovettura e chiamare intanto le forze dell'ordine. Nell'attesa dei soccorsi, sarà necessario fare ombra sistemando giornali sul parabrezza. Se i finestrini non fossero del tutto chiusi, potrà essere utile versare acqua all'interno dell'auto per bagnare l'animale o farlo bere. In casi estremi, Enpa rammenta che è capitato che alcuni cittadini si siano trovati a dover rompere il finestrino della vettura per salvare il quattro zampe ed evitargli il peggio. In questi casi l'Ente di protezione animali assicura il proprio sostegno legale.

4) E se malgrado tutte le accortezze il colpo di calore è comunque in agguato? La pelle scotta? L'animale fatica a respirare o a reggersi in piedi? E' ipertermia. Bisogna abbassare la loro temperatura corporea. Si può centrare l'obiettivo bagnandoli con acqua fresca e applicando nell’interno coscia i siberini (i contenitori quadrati che contengono acqua ghiacciata e che vengono usati per tenere bassa la temperature dei frigoriferi portatili) coperti con una busta o con del tessuto per evitare di ferire la pelle dei quattrozampe.

5) Fin qui le emergenze. A cose normali, è comunque bene usare qualche accortezza per prevenire l'insorgere di problemi. I cani non vanno costretti a sforzi eccessivi, evitando le passeggiate nelle ore più calde della giornata quando, anche colpo di calore a parte, l’animale può scottarsi le zampe sull’asfalto arroventato. Meglio sempre portare con sé una bottiglietta di acqua e una ciotola, avendo cura di evitare gare o attività sportive sotto il solleone.

6) Al mare o in montagna i nostri amici si crogiolano sotto il sole? Bene, ma vanno assicurati con una crema solare ad alta protezione nelle estremità bianche e sulle punte delle orecchie. Anche loro, infatti, sono soggetti alle scottature solari, tanto che la buona pratica delle creme protettive è consigliata anche per le normali passeggiate in città. 

7) Capitolo a parte è per i pesciolini. In generale Enpa ricorda obbligarli a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi l'acquario già lo possiede dovrebbe evitare di esporlo al sole diretto, avendo cura di cambiare l'acqua regolarmente e di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo spesso per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Idem per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto bensì in gabbiette in luoghi freschi, arieggiati e ombreggiati.

8) Con il clima estivo i parassiti sono in agguato. L'applicazione di un antiparassitario indicato per specie e taglia è il primo presidio di prevenzione, ma attenzione alla scelta: alcuni prodotti per cani possono essere addirittura letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare), vettori della leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Coniglietti e cavie non sono esenti dal pericolo parassiti, e vanno ispezionati quotidianamente con attenzione per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (questo vale anche per i cani). Tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due volte alla settimana la lettiera o il fondo completerà l'opera di cura.

10) Gli animali selvatici, poi, sono esposti a ogni bizza degli anticiloni. Ma possiamo aiutare anche loro, ad esempio lasciando a disposizione una ciotolina d'acqua (non profonda, a tutela dei piccoletti) ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno e meglio se a terra. In questo periodo - ricorda Enpa - la fauna selvatica ha disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d ombra con le piante.


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