MILANO — Aliquota unica al 10 per cento per le prestazioni veterinarie e gli alimenti destinati agli animali da compagnia, oggi al 22 per cento. La richiesta parte come appello al governo ed è promossa dalle associazioni Anmvi, Fnovi, Simeveo, Enpa, Enpav, Assalco, Assalzoo, Aisa, Ascofarve.

Un fisco più amico dei pet, insomma, contro l'idea che il diritto alla salute degli animali debba essere considerato un lusso, spiega l'Ente nazionale di protezione degli animali (Enpa). "Sono numerosissime le famiglie che si rivolgono alla nostra associazione perché non ce la fanno economicamente a prendersi cura dei loro quattro zampe", testimonia l'Ente. 

Solo con Rete Solidale Enpa sono stati donati alle famiglie oltre 200 mila euro di cibo, 100 mila euro per le spese veterinarie e 200 mila euro di medicinali. "E' ora di riconoscere il sacrosanto diritto di un animale di essere curato ed alimentato abbassando l'aliquota unica al 10 per cento", incalza Enpa che ricorda come siano ancora numerosi gli animali che morti avvelenati, uccisi con armi da fuoco, trascinati fino alla morte, soppressi da cuccioli o vittime di caccia illegale nei primi 10 mesi del 2020.

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