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Cultura lunedì 27 gennaio 2020 ore 09:25

Animali e sport: i più bei soprannomi di sempre

I più strani, azzeccati e fantasiosi soprannomi di animali dati a calciatori e sportivi



TOSCANA — Da moltissimi anni a questa parte è abitudine comune nel mondo dello sport assegnare soprannomi a singoli atleti e a intere squadre. Molto spesso sono giornalisti e commentatori i più fantasiosi in tal senso ma a volte capita che siano gli stessi giocatori a crearsi il proprio “nomignolo” ad hoc. Soprannomi legati alle caratteristiche tecniche e fisiche e che spesso sono legati al mondo animale. Scopriamo i più belli e indimenticabili di sempre.

C'è un calciatore che ha lasciato nella sua carriera così tanto il segno da meritarsi ben due appellativi: Gabriel Omar Batistuta. Ex attaccante della Fiorentina e della nazionale argentina, il bomber è passato agli annali sia come “Batigol”, per rimarcare la sua prolificità in zona offensiva, che come “Re Leone” per il suo carattere dominante e per la potenza espressa sul rettangolo verde.

Sempre dal calcio italiano arrivano due soprannomi tra i più azzeccati degli ultimi anni: Andrea “Gallo” Belotti e “La formica atomica”, alias Sebastian Giovinco. Dietro all'appellativo del primo c'è un aneddoto d'infanzia, con l'attaccante oggi al Torino spesso impegnato a rincorrere i galli nel pollaio della zia. Da lì nomignolo e esultanza a mimare la cresta. Per il secondo il riferimento è a un cartone animato con protagonista una formica geneticamente modificata che si scopre dotata di poteri paranormali. Un animale che ricalca alla perfezione lo stile di gioco di Giovinco, piccolo fisicamente ma in grado di esprimere potenza e fantasia in campo.

Tra i soprannomi degli sportivi più belli dei sempre e legati al mondo animale impossibile non citare anche Leo “la pulce atomica” Messi e “Tiger” Woods. Per il sei volte Pallone d'oro la spiegazione è semplicissima: la statura non eccelsa unita ad agilità, velocità e capacità di saltare gli avversari ne fanno il corrispettivo umano ideale del piccolo insetto. Il golfista è invece così tanto identificato col suo soprannome da far credere che Tiger sia in realtà il nome di battesimo. All'anagrafe, però, il campione americano è registrato come Eldrick Tont, e il suo appellativo è un omaggio a un amico del padre ai tempi della guerra. Resta il fatto che la tigre rappresenti benissimo il carattere di Woods sul green e la sua voglia di non mollare mai.

Un posto nei grandi classici dei soprannomi se lo merita di diritto Greg Norman, ex tennista australiano di ottimo livello. Nel 1981 si presentò al primo master della carriera con una chioma quasi bianca e i media non persero tempo a chiamarlo “The Great White Shark”, in omaggio alla sua terra di provenienza. Una benedizione per Norman che negli anni successivi registrò il marchio e ne fece un fortunato brand di abbigliamento sportivo.

Chiudiamo con il mondo della NBA, dove avere un soprannome è molto spesso un segno di status importante. Il più famoso di tutti in epoca recente è quello di Kobe Bryant, ovvero “The Black Mamba”. Facile capire il motivo per cui il quarto realizzatore di tutti i tempi del basket americano lo scelse: il Mamba nero è uno dei serpenti più letali del mondo animale ed è in grado di colpire anche quando la preda non se lo aspetta. Lo stesso stile del figlio di Joe che in carriera ha sempre dato il meglio di sé nei momenti decisivi delle gare, risultando letale per gli avversari.

Mezzo uomo e mezza bestia è invece Kenneth Faried, ala ex Denver Nuggets e Team Usa e ora impegnato nel campionato cinese. Appena arrivato in NBA venne soprannominato “Manimal” per sottolineare il suo stile di gioco estremamente potente e istintivo. Un omaggio al famoso telefilm degli anni '80.

Molto curioso il caso di Kevin Durant, stella dei Brooklyn Nets. Sprovvisto di soprannome, il campione NBA decise di affidare a un fan contest la scelta. A vincere fu “Durantula”, ispirato alle caratteristiche della tarantola e appellativo che rappresenta bene le sue doti tecniche: braccia lunghissime e non eccessivamente muscolose e grandissimo killer istinct in fase realizzativa.


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