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Ungulati, Pd sostiene legge per il contenimento

Riformare normativa regionale e regolamenti venatori, azioni specifiche per la gestione e la mitigazione delle problematiche relative agli ungulati



FIRENZE — Unanimità dei consiglieri regionali Pd Leonardo Marras, Gianni Anselmi, Stefano Scaramelli, Marco Niccolai, espressa durante la seduta dell’assemblea toscana, a margine dell’intervento dell’assessore all’agricoltura Marco Remaschi per quanto riguarda l’emergenza ungulati: “Una legge obiettivo sulla gestione degli ungulati selvatici è la soluzione migliore per fronteggiare una vera e propria emergenza, dal Pd c’è piena condivisione e sostegno”

Riformare urgentemente la normativa regionale e i regolamenti venatori, mettere in campo come Regione Toscana azioni specifiche per la gestione del fenomeno e la mitigazione delle problematiche relative alle zone poste in divieto di caccia: sono i punti di una risoluzione Pd, presentata dal capogruppo Leonardo Marras e approvata dal Consiglio regionale, che ribadisce la condivisione del gruppo al percorso avviato da Remaschi verso una legge obiettivo specifica.

“Apriamo una fase importante di contrasto al problema, da sostenere non soltanto insieme ai cacciatori, basata su controllo e prevenzione; positiva inoltre la massima collaborazione istituzionale messa in campo tra Regione, Ministero dell’Ambiente e Ministero delle Politiche agricole”, ha commentato Marras.

“Lavoreremo a una normativa unica a livello regionale, con una puntuale applicazione dell’articolo 37 della legge 3/94, relativo al controllo della fauna selvatica, anche in funzione preventiva e con la possibilità di poteri sostitutivi da parte della regione; uno strumento che ci consentirà di dimezzare in tre anni il numero degli ungulati. – ha fatto presente Scaramelli - Non ci si può infatti limitare solamente ai rimborsi agli agricoltori ma essere capaci di anticipare il fenomeno: questo aspetto, messo in evidenza dall’assessore, è determinante per la riuscita dello strumento normativo. Monitorare anno per anno i risultati, per poter elaborare un confronto con la situazione di partenza e valutare eventuali elementi correttivi, è un altro punto fondamentale. Ora abbiamo finalmente intrapreso il giusto percorso per risolvere un fenomeno sempre più vicino alle aree rurali e sempre più problematico per la popolazione, penso a tante zone del senese”.

“Sono convinto che quello sostenuto dall’assessore e da noi condiviso sia il metodo migliore per affrontare questo tema senza strumentalizzazioni. – ha precisato Anselmi, presidente Commissione Sviluppo rurale – Coniugare tutela della biodiversità, governo del patrimonio faunistico e delle conseguenze che questo ha sulla vita del territorio, sulle attività che ospita ma anche sulla sicurezza di chi lo abita, è il nostro obiettivo. Abbiamo cominciato a lavorare nel modo giusto per poter fronteggiare un fenomeno preoccupante e dalle cifre ormai impressionanti, con una normativa appropriata e equilibrata; offro il pieno supporto della commissione per portare avanti questo lavoro così importante e urgente”.

“Daremo una risposta concreta a un problema che riguarda non solo la nostra agricoltura ma tutti i cittadini. – ha sostenuto Niccolai – Giusto, come ha sottolineato l’assessore Remaschi, che la nuova normativa preveda una definizione delle aree per la presenza (in ogni caso controllata) di ungulati distinguendo le varie vocazioni territoriali, ad esempio considerando che quando si tratta di aree dove si svolge un'attività agricola estensiva essa non è assolutamente compatibile. Necessario poi permettere la possibilità di attivare,da parte delle aziende agricole, l'articolo 37 della legge 3/94 in maniera preventiva e non solo in presenza di danni conclamati. Un aspetto da non dimenticare, nell'ottica di una effettiva semplificazione, è quello relativo alle procedure di rimborso per il risarcimento del danno e alla loro complessità e lunghezza, fattori che spesso mettono ancora più in difficoltà agricoltori già penalizzati”.


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