Flavio Insinna torna in tv su La7: «Accoglieremo tutte le famiglie d'Italia senza nessun pregiudizio»
Attualità mercoledì 04 ottobre 2017 ore 08:30
Il 2030 l'ultima frontiera degli scimpanzè
Per quella data gli esemplari si saranno dimezzati, avvicinando inesorabilmente la minaccia di estinzione per questa 'cugina' del genere umano
ROMA — Dimezzamento degli esemplari da qui al 2030: questo indica la tendenza demografica che interessa attualmente gli scimpanzè decretandone il concreto rischio di estinzione. Soffrono la distruzione del loro habitat naturale ad opera dell'uomo, con cui condividono il 98 per cento del patrimonio genetico, e secondo l'Unione Internazionale della Conservazione della Natura la minaccia è che scompaiano totalmente.
Un tempo diffuso in tutto il continente africano, le ultime proiezioni indicano la perdita del 50 per cento degli individui entro il 2030, stime che vanno di pari passo con il ritmo incessante della deforestazione: in un secolo, la pressione delle attività umane ha ridotto le foreste tropicali al 5 per cento della copertura originaria.
Ora l'Europa chiede aiuto alla genetica e prepara i 703 individui ospitati nei parchi zoologici dell'Associazione europea degli Zoo e degli Acquari a tornare nelle aree d'origine. Nel 1996, quando venne dichiarato estinto in natura l'ultimo cavallo selvatico, fu proprio grazie agli zoo europei che i cavalli di Przewalski vennero riportati nelle steppe della Mongolia ed è dal 2008 che la specie è ricomparsa nella Lista Rossa: tuttora ''minacciata'', ma esiste.
I dati sono stati diffusi a margine dell’VIII Convegno nazionale della ricerca nei parchi concluso al Parco Natura Viva di Bussolengo, in particolare da Frands Carlsen, coordinatore del Programma europeo per le specie minacciate.
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