ROMA — Sono morti, sono moribondi, sono malconci denutriti o ridotti in carcasse putride nel caldo soffocante dell'estate di Roma: sono cani, pointer e setter soprattutto, rinvenuti dalla polizia di Roma Capitale in un container occultato all'interno di una fitta vegetazione in zona Boccea, in via Castello della Porcareccia 49. "Un vero e proprio lager", lo hanno definito gli agenti intervenuti su segnalazione delle guardie zoofile.

Erano le 19 circa di ieri quando gli operatori si sono inoltrati nella macchia, raggiungendo il container degli orrori e individuando una seconda struttura. In tutto 300 metri quadrati e 25 gabbie al cui interno 16 cani erano "in grave stato di sofferenza e di abbandono, privi di acqua e cibo". Igiene manco a parlarne: gli animali vivevano sopra i propri stessi escrementi, e l'aria era resa ancor più puzzolente e malsana per la presenza di 10 carcasse di cani in avanzato stato di decomposizione. Gli agenti stessi sono stati costretti ad indossare le mascherine protettive.

Chi siano i responsabili di quella situazione ancora non si sa: le indagini sono in corso. I microchip presenti su alcuni dei cani tratti in salvo e consegnati alle cure dei veterinari stanno mettendo i vigili sulle tracce di alcune persone. L'intera area è stata posta sotto sequestro. 

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