ROBBIATE (LECCO) — "Pronto, il vostro cocker sta bene è qui che vi aspetta": dopo un anno da che Jase era scomparso dal giardino di casa, la sua famiglia non poteva credere a quella voce di là dal telefono. Eppure... Eppure era proprio lui, il cocker americano Jase sparito una mattina di giugno del 2016 dalla sua abitazione di Robbiate. Era lui, per il quale si erano susseguiti gli appelli sui social network. Lui, che i suoi familiari avevano cercato e chiamato per mesi in ogni dove, battendo palmo a palmo i dintorni ma non solo, fino a ipotizzare che il cucciolo, di appena otto mesi all'epoca, fosse stato rubato.

Lui, Jase, che i suoi familiari umani sono corsi a recuperare nella sede Enpa di Merate e che quando li ha visti lipperlì è rimasto un po' sulle sue, riconoscendoli solo dopo qualche minuto. Lui, Jase, e loro, la sua famiglia che lo aveva dotato - secondo normativa - del microchip che lo ha ricondotto a casa, adesso devono molto alla signora che lo ha trovato. Vedendolo zampettare per strada si è fermata, ne ha conquistata la fiducia e lo ha preso con sé, portandolo dal veterinario. Lì l'esame del microchip e: "Pronto, il vostro cocker sta bene è qui che vi aspetta". E poi casa. E poi gioia.

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