Altri sabato 26 dicembre 2015 ore 10:05
Emergenza procioni nel Parco Nazionale

A lanciare l'allarme è il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Luca Santini: "Pericolo per il delicato ecosistema del Parco"
PRATOVECCHIO-STIA — Allarme procioni nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si trattava dapprima di un sospetto, con il ritrovamento di tracce varie, poi sono stati avvistati con le telecamere a infrarossi. Così dal Parco Nazionale è stato lanciato l'allarme.
Questo mammifero appartiene alla famiglia dei procionidi, di dimensioni variabili da due a dieci chilogrammi, onnivoro, vive in nuclei familiari ed è attivo soprattutto di notte e ne sono stati avvistati una decina.
"Il procione è una specie pericolosa per il mantenimento della biodiversità - spiega il Presidente Luca Santini - Questi animali si riproducono molto velocemente e competono con molte specie che invece sono proprie del nostro territorio. Non sono da sottovalutare gli impatti diretti nei confronti delle specie selvatiche autoctone per predazione diretta a carico di invertebrati, anfibi, pesci, piccoli mammiferi e uccelli (uova, polli) e competizione territoriale e per le risorse con mammiferi nostrani, quali volpe, tasso e rapaci notturni."
Nonostante l'aspetto piuttosto grazioso, l'animale è inoltre portatore di alcune patologie che possono essere trasmesse sia agli altri animali presenti nel parco sia agli esseri umani. Quindi è presente anche un rischio per la salute pubblica.
I procioni tendono a vivere in prossimità delle attività antropiche (case, colture, allevamenti) dove possono cercare in maniera più semplice il cibo. Si raccomanda a tutte le persone che avvistano i procioni di evitare assolutamente di avvicinarli (sono anche mordaci se messi alle strette!) e di segnalare immediatamente la presenza ai numeri 0575. 582706 - 0575. 503038 ore ufficio; mail: infosede@pnfc.it - cta.pratovecchio@corpoforestale.it.
Attualmente secondo la normativa italiana è iscritta nella lista degli animali pericolosi per la cui detenzione è necessaria una specifica autorizzazione.
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