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Attualità venerdì 02 luglio 2021 ore 12:58

Sindaci toscani in aiuto di 61 cani senza casa

canile

I quattro zampe erano in un canile abusivo messo sotto sequestro. Ma il comune della Garfagnana non ce la fa, da solo, a sostenere le spese per loro



MOLAZZANA — Quando ormai un paio di mesi fa il canile abusivo a Molazzana finì sotto sequestro, in molti, compresi i volontari dell'associazione animalista Arca della Valle, tirarono un sospiro di sollievo per i 61 cani tenuti in quella struttura dello stento. In realtà la questione - e con essa le sorti dei quattro zampe - è ancora aperta, ma adesso per i pelosi intrappolati negli umani cavilli di normative, competenze e burocrazie si tenta la via della staffetta solidale tra Comuni.

Ad aprirla è niente meno che Anci Toscana con un appello del suo presidente Matteo Biffoni, sindaco di Prato, che prende la parola dopo la lettera con cui il sindaco di Molazzana Andrea Talani chiedeva aiuto nella kafkiana vicenda. L'appello di Biffoni è rivolto "a tutti i Comuni toscani per trovare una sistemazione ai 61 cani di una struttura abusiva sequestrata a Molazzana, un piccolissimo comune della Garfagnana, che non ha le risorse necessarie per assicurare un degno futuro a queste povere creature, se non rischiando il dissesto finanziario". 

La struttura abusiva nei pressi di un ex capannone, ricostruisce Anci nella sua nota, nel maggio scorso è stata chiusa e sequestrata da Asl e Carabinieri. È stata aperta un'inchiesta penale e gli animali, visto che il proprietario del canile è nullatentente, sono stati di fatto affidati al Comune. 

Il sindaco si è subito attivato per trovare una sistemazione in altri canili, ma da tutti ha avuto la richiesta di un impegno di spesa per il mantenimento dei cani, che risulta essere di 120.000 euro l’anno in totale. Una cifra impossibile da trovare nel bilancio di un Comune di 1.036 abitanti. Purtroppo però, anche secondo la giurisprudenza non ci sono altre soluzioni: i cani sono del Comune.

Da qui il grido di aiuto del sindaco, a cui è già seguita una lettera a tutti i capoluogo da parte del direttore di Anci Toscana Simone Gheri, che li invita ad accogliere almeno 3 o 4 cani ciascuno. Firenze ha già risposto positivamente, ma la strada è ancora lunga: ed oggi anche il presidente Biffoni rilancia, facendo appello non solo ai capoluoghi ma a tutti i Comuni toscani. Oltre naturalmente al buon cuore di singoli cittadini perché adottino questi sfortunati cani, prime e indifese vittime di una situazione che una volta di più mette in luce contraddizioni anche normative per risolvere problemi come questi.


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