Attualità Mercoledì 31 Dicembre 2025 ore 06:15
Soccorsa Avocetta intossicata dal piombo

L’animale è stato trovato in gravi condizioni. La Lipu richiama l’attenzione sui danni invisibili della caccia nelle zone umide
LIVORNO — "La caccia danneggia la fauna selvatica anche quando non la colpisce direttamente. È il caso del piombo contenuto nelle munizioni, che una volta dispersi nell’ambiente restano nei suoli e nei fondali, causando un grave e persistente inquinamento, soprattutto nelle zone umide", si legge in una nota del Cruma Lipu Livorno.

L’ultimo episodio riguarda un esemplare adulto di Avocetta (Recurvirostra avosetta), attualmente ricoverato presso il centro di recupero della fauna selvatica Lipu Cruma Livorno.
L’animale è stato trovato da una privata cittadina nel giardino della propria abitazione a Tirrenia (Pisa) e consegnato al centro nella mattina del 29 Dicembre.
Dagli accertamenti veterinari è emerso che l’Avocetta ha lo stomaco pieno di pallini di piombo, ingeriti con ogni probabilità in modo accidentale mentre si alimentava sul fondo di una zona paludosa, suo habitat naturale. Durante la digestione, il piombo rilascia sostanze tossiche che provocano una grave intossicazione, debilitano l’animale e possono portarlo alla morte nel giro di pochi giorni.

I volontari e lo staff veterinario della Lipu Cruma Livorno - che garantiscono soccorso e assistenza a tutti gli animali in difficoltà anche nei giorni di festa - stanno sottoponendo l’Avocetta a una terapia chelante, necessaria per favorire l’eliminazione del piombo dall’organismo, e a una terapia di supporto alimentare.
"Se le condizioni lo permetteranno, nei prossimi giorni verrà effettuata anche una lavanda gastrica per rimuovere direttamente i pallini ancora presenti nello stomaco. In alternativa, si spera che l’animale riesca a espellerli naturalmente, evitando un’ulteriore assimilazione del metallo. - prosegue la nota - Il recupero sarà comunque lungo e delicato. Il piombo infatti permane a lungo nell’organismo e può causare ricadute gravi, compromettere la capacità di volo e di alimentazione autonoma".
"L’Avocetta - prosegue ancora la nota - è una specie che vive in gruppi numerosi; sverna o transita lungo le coste e le zone umide della Toscana. Se le condizioni di salute miglioreranno, l’animale sarà rilasciato in un’area idonea frequentata da altri esemplari".
"Purtroppo dobbiamo denunciare ancora una volta il problema del piombo nelle paludi, che continua a costituire una minaccia silenziosa e altamente tossica", dichiara Nicola Maggi, responsabile del Cruma Lipu Livorno.
"La caccia provoca danni anche quando non spara direttamente: il piombo disperso nell’ambiente è una forma di inquinamento grave e tutt’altro che marginale. Oltre alle avocette - aggiunge - sono numerose le specie colpite da questo tipo di contaminazione, tra cui anatre, fenicotteri, avvoltoi e rapaci come la poiana, e tutti quegli animali che si alimentano di carcasse o filtrano il cibo dai fondali".
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