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Altri mercoledì 29 ottobre 2014 ore 08:25

Il resoconto del Consiglio comunale

Tra i temi affrontati: Istituzioni e società: bilanci e piani economici



AREZZO — In Consiglio Comunale sono state illustrate le relazioni sull’attività annuale della Fratenita dei Laici, sui bilanci di biblioteca e Istituzione giostra e sul piano economico-finanziario di Atam per il 2014/2016. L'attività della Fraternita non è stata ovviamente oggetto di voto. Al momento del voto su Atam è mancato il numero legale e la pratica rinviata. Le altre due sono state approvate.

Fraternita dei Laici

Sulla Fraternita dei Laici, il primo rettore Liletta Fornasari ha sottolineato che “questo magistrato è entrato in un palazzo rovinato, si è rimboccato le maniche e ha raggiunto, a oggi, i 14.000 visitatori del 2014. Entro gennaio apriremo l'intero edificio con il restauro degli affreschi a piano terreno. Abbiamo catalogato tutto l'archivio storico della Fraternita, 3.000 filze sulla storia della città, ci sono visite guidate, specie all'orologio di Felice da Fossato che è un fiore all'occhiello. Nel palazzo vi teniamo mostre, convegni, concerti. La sezione didattica: più di 10.000 bambini vi transitano, d'estate facciamo i campi solari per i piccoli dai 7 ai 14 anni, campi solari sui generis dentro al centro storico: i bambini vanno dagli artigiani e conoscono le nostre strade del centro storico. Ma l'elenco delle nostre eccellenze è lungo: la casa per donne sole con figli a carico, il centro diurno in via Garibaldi per bambini autistici, la chiesa dei santi Lorentino e Pergentino che arrederemo legandola a Piazza Grande come è stata durante la sua storia, l'agriturismo lungo la strada dei Setteponti che vogliamo aprire definitivamente la prossima primavera, i nostri prodotti come il vino, gli annali, che quando siamo arrivati erano molto indietro nei numeri e ora sono tornati in pari.

Il nostro museo è spalmato nei vari musei cittadini. Lavoriamo bene con il museo archeologico, il vaso di Eufronio ad esempio venne acquistato nel 1850 della Fraternita. Abbiamo il 90% delle opere del Museo di arte medievale e moderna, recupereremo un affresco. Lavoriamo bene con la biblioteca, alla quale la Fraternita ha dato in concessione decine di migliaia di documenti. Lavoriamo per una grande impresa: un progetto editoriale che diffonda ciò che è di Fraternita, in tre volumi.

Credo che una città dal potenziale culturale come Arezzo debba avere un cinema in centro. Il senso di appartenenza si fa anche con il cinema. Siamo partiti con un progetto nel quale la Fraternita avrebbe potuto avere in donazione la parte delle sale di proiezione. La trattativa è fallita perché non sono riuscita a trovare un operatore disposto a spendere una cifra importante per il ristorante. Poi è venuta l'idea di comprare un proiettore per il Bicchieraia. Quindi è intervenuta la possibilità di ripartire con l'Eden: la soluzione è un progetto assieme a una cooperativa e la trattativa è in corso. Sull'acquedotto non potevamo non intervenire, primo perché è nostro e secondo perché ci parla di Vasari, il grande concittadino del '500: abbiamo stanziato 350.000 euro per partire con i lavori che nel corso degli anni verranno restituiti”.

Biblioteca Città di Arezzo

Sulla Biblioteca città di Arezzo, è intervenuta l'assessore Paola Magnanensi che ha ricordato come dal prossimo anno i bilanci di queste istituzioni e enti faranno parte integrante del bilancio comunale.

Per quanto riguarda la Biblioteca, continua a essere alta la fruizione della biblioteca da parte dei giovani e degli studiosi. Nel tempo si sono consolidati due filoni di attenzione. Quello della conservazione e preservazione del capitale antico e l’altro dell’utilizzo degli strumenti tecnologici moderni. Tuttavia, sembrano necessarie delle riflessioni sullo strumento della Istituzione per la gestione della biblioteca. L’Istituzione è disciplinata dalla legge congiuntamente alle aziende speciali ma non ha, a differenza di esse, autonomia decisionale. I vincoli normativi legati alla finanza pubblica hanno portato a una progressiva riduzione delle risorse umane: dai 12 dipendenti del 2006 siamo passati ai 9 attuali. L’Istituzione potrebbe essere mantenuta se venissero reintegrate queste risorse umane, tra cui un bibliotecario. Se la direzione della biblioteca avesse nei confronti degli uffici comunali come ragioneria e manutenzione gli stessi poteri delle direzioni di area comunali. Se si provvedesse a un gettone di presenza per i componenti del cda che non dovrebbero essere più di tre. Attualmente sono cinque. In mancanza di queste condizioni, l’Istituzione, che aveva un senso quando nel 2002 venne sciolto il consorzio costituito da Provincia, Comune, Accademia Petrarca e Fraternita dei Laici, non appare oggi adeguata alle esigenze gestionali che si pongono.

Non dimentichiamo che nel 2009 la biblioteca di Arezzo è la coordinatrice della rete documentaria aretina costituita da 26 biblioteche pubbliche e private della provincia.

Ecco alcuni dati sul patrimonio posseduto: manoscritti medievali e post-medievali 645; 197 incunaboli; 3.000 cinquecentine; 20.000 edizioni dal 1600 al 1830; dal 1830 a oggi 208.000 opere; 270 testate tra periodici antichi e correnti. 7 fondi archivistici; 1.380 dvd; 128 libri in braille. Pur nella molteplicità delle fasce di età, tra gli utenti spiccano i giovani tra i 20 e i 29 anni che sono il 30%. La fascia 30-45 è il 24%. Seguono la fascia 19-25 con 16% e la fascia 46-60 con il 13%. Il 20% degli utenti risiedono in provincia. Tra i servizi è ancora il prestito dei libri a farla da padrone con il 31%. Seguono: studiare su libri propri con il 19%, consultazione e lettura in sede con il 13%, utilizzo della connessione internet con il 9%, lettura di riviste e periodici con il 7%. La biblioteca è frequentata anche come luogo di incontro e ritrovo sociale ma il 72% dei motivi per i quali un cittadino la frequenta è per usufruire dei suoi servizi attivi.

È stato inoltre attivato un servizio di e-book con il prestito di 12 lettori, per la sezione ragazzi è in progetto lo spostamento in via Masaccio, all’ex centro di documentazione, per avere locali con maggiore spazio e accessibili con maggiore comodità rispetto a quelli di via dei Pileati.

Il bilancio previsione della Biblioteca è stato approvato con 23 voti a favore e 1 astensione.

Istituzione Giostra del Saracino

Il bilancio dell’Istituzione Giostra mette in evidenza come la manifestazione stia attraversando un periodo di crescita. Stiamo portando avanti un’azione di reperimento delle risorse presso enti pubblici e loro partecipate, associazioni di categoria e aziende private proprio a sostegno delle nostre attività. Sono state raccolte, più specificamente, le seguenti contribuzioni: 12.000 euro dalla Camera di Commercio, 1.500 dalla Fraternita, 5.000 da Atam e Tiemme, 4.500 da Arezzo Multiservizi e 4.000 da Coingas. Dinamica e articolata si dimostra anche la raccolta di sponsorizzazioni tecniche in grado di prestare i propri servizi a favore del Saracino in cambio di promuovere la propria immagine aziendale a fianco di quella dell’Istituzione. Ed è stato grazie a una sponsorizzazione che si è resa possibile la diretta della Giostra del 21 giugno su Rtv38. L’Istituzione ha concluso una procedura pubblica per individuare il nuovo medico veterinario per il rispetto del protocollo a tutela e benessere del cavallo, ha introdotto il premio “Fulvio Tului” a favore del quartiere che si è distinto durante la sfilata, ha ratificato il protocollo per la settimana del quartieri sta con i 4 quartieri.

Tra le entrate, chiaramente non può che essere citato il contributo che dà il Comune, pari a 41.000 euro che nel 2015 e nel 2016 diventeranno 31.000. Tra le entrate correnti non vanno dimenticati i proventi degli incassi: a tale proposito, l’intento è tenere fermi i prezzi dei biglietti per i prossimi due anni.

Banca Etruria si è confermata infine il principale sponsor in grado di sostenere, dopo l’acquisto della nuova tribuna A del 2013, anche la realizzazione della nuova teleria e degli stendardi”.

Il bilancio è stato approvato con 23 voti a favore e 1 astensione

Atam

Per quanto riguarda Atam, il servizio di sosta a pagamento affidato ad Atam spa, riguarda oggi 3.361 stalli così suddivisi: su strada (1.694 posti totali), regolati con dispositivi di accesso (ex Cadorna ed Eden rispettivamente di 254 e 214 posti), multipiano (720 posti al’ospedale e 479 al Mecenate). Il piano economico finanziario 2014-2016 prevede l’ampliamento della gestione della sosta a due ulteriori strutture multipiano, ovvero il Baldaccio con i suoi 802 posti e il parcheggio del tribunale per 440. Per entrambi si parla di subentro nella gestione senza alcun trasferimento della proprietà immobiliare. L’accordo raggiunto con l’attuale proprietario del Baldaccio prevede l’utilizzo gratuito dei locali a piano terra che saranno adibiti a nuovi uffici dell’Atam dopo adeguata ristrutturazione”.

Nel piano economico-finanziario si puntualizzano varie voci: il canone di leasing per il Mecenate per il 2014 è di 207.000 euro, nel 2016 sarà di 220.000. Canone di leasing annuo per il parcheggio dell’ospedale è di 390.000 oggi e sarà di 410.000 euro nel 2016. Con l’inizio dell’anno sono stati installati 25 nuovi parcometri. Atam gestisce anche vari altri servizi, legati sempre alla mobilità: Infomobilità, ovvero il sistema di indirizzamento dell’automobilista verso i parcheggi liberi e di monitoraggio dei flussi di traffico. Sono in arrivo 13 nuovi pannelli indicatori, 6 nuovi pannelli informativi e 6 nuove stazioni di monitoraggio del traffico.

Il servizio bike sharing, il noleggio automatizzato di biciclette, con 8 stazioni di distruzione, 77 cicloposteggi, 35 biciclette tradizionali e 10 a pedalata assistita. È previsto un suo potenziamento con ulteriori 9 stazioni di deposito e altre 50 biciclette.

La nuova tessera Arezzo Card, il sistema di pagamento integrato per l’area urbana di Arezzo per accedere a bike sharing, parcheggi e trasporti Tiemme. La sua funzionalità verrà implementata.

Ma quella dei due parcheggi suddetti non sarà l’unica nuova presa in carico di Atam: le scale mobili, per le quali il Comune di Arezzo ha espletato la verifica manutentiva decennale di tutti gli impianti, e il car sharing ovvero le auto elettriche noleggiabili. Nell’aderire al progetto, il Comune ha individuato in Atam il soggetto gestore.

Nel corso del dibattito su Atam, Barone si è soffermato sulle novità dei park Baldaccio e Tribunale. Ed è tornato sul Mecenate giudicando “fallimentare” la sua esperienza. Complessivamente “i costi fissi sono molto pesanti e questo rende il bilancio di Atam sulla lama di un coltello. Non comprendo quindi la bontà dell'operazione dei due nuovi parcheggi”. Ha quindi presentato una richiesta di sospensiva della pratica.

Bardelli ha insistito sui costi fissi che “determina una smodata ricerca di nuovi parcheggi per tappare il buco del Mecenate”.

L'assessore Dringoli ha ripreso i temi della mobilità e del trasporto pubblico, sottolineando gli sforzi di innovazione che, insieme ad Atam, sta mettendo in campo l'Amministrazione comunale.

Il Presidente di Atam, Francesco Falsini, ha ricordato le attività di gestione dei parcheggi per le quali sono applicate nuove tecnologie. Senza dimenticare il bike e il car sharing che sono funzionali ad una nuova mobilità cittadina all'interno di un piano triennale.

Il consigliere Ghinelli ha chiesto “se questi temi possono essere affrontati in assenza del Piano urbano della mobilità e della sosta. Piano che non è mai stato portato in aula”. Sul Baldaccio: “è messo sulla parte sbagliata per l'ingresso in città e non riesce ad essere collegato al centro. E' fondamentale mettere a punto un sistema di collegamento, con navetta o altro”. Ha quindi chiesto di ritirare la pratica Atam in assenza del Piano per la mobilità.

Il Presidente Ralli ha sottolineato che “si rischia di sovrapporre il tema del governo dei servizi con quello della gestione. Se approviamo bilanci e piani industriali, allora dovremmo anche dare indirizzi”.

Il consigliere Rossi ha sottolineato come il sistema dei parcheggi sia un elemento di qualificazione della città. E un suo grande patrimonio.

Il consigliere Francini: “questa è un'azienda totalmente in house. Abbiamo quindi gli strumenti non solo per approvare i numeri ma per definire gli indirizzi. Ma il Consiglio non è stato assolutamente coinvolto sul tema delle strategie generali non solo di Atam ma della mobilità cittadina”.

Al termine del lungo dibattito, è stata votata la richiesta di sospensiva che è stata respinta con 13 voti contrari e 6 favorevoli.

La seduta è stata comunque sospesa per mancanza di numero legale.


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