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Attualità martedì 28 novembre 2017 ore 10:12
Strage nell'Oasi Wwf, bracconieri nei guai - VIDEO
Carne di capriolo, crani, carcasse scuoiate e almeno 150 uccellini abbattuti: a Valpredina padre e figlio colti sul fatto dalla polizia provinciale
BERGAMO — A casa loro hanno trovato una galleria degli orrori: la pelle di una femmina di capriolo da poco scuoiata, crani e carne congelata di capriolo e cinghiale, oltre a 150 uccelli abbattuti tra i quali specie protette e particolarmente protette. E' l'esito di un'operazione antibracconaggio condotta dalla polizia provinciale di Bergamo e dalle guardie venatorie/zoofile del Wwf nell'oasi di Valpredina, tutelata come area di protezione della fauna e nella quale vengono reimmessi gli animali soccorsi e curati nel vicino Cras, durante la quale sono stati colti in flagranza due bracconieri.
Gli uomini, padre e figlio di Pradalunga con regolare licenza di caccia, nei loro spostamenti dimostravano ampia familiarità con i boschi della riserva. Da ciò, dopo la contestazione della caccia illegale avvenuta in flagranza, sono scattate le perquisizioni. La prima ha riguardato la vicina cascina da cui gli uomini erano arrivati e al cui interno - spiega la nota diffusa attraverso i social dalla Riserva Naturale Oasi WWF - SIC / ZSC Valpredina-Misma - sono stati trovati "fucili e munizioni adatte ad abbattere avifauna protetta, tra l’altro le armi risultavano detenute senza le adeguate cautele di custodia".
Poi è toccato alle abitazioni e alle pertinenze, ed è qui che i resti degli animali abbattuti sono stati ritrovati. Adesso sono in corso gli accertamenti tecnici: "Permetteranno di determinare compiutamente le specie a cui certamente appartengono". "Inoltre - prosegue la nota - è emersa la detenzione illegale di munizionamento a palla (in quanto non denunciato) e la presenza di un fucile occultato sotto un tetto esterno all’abitazione".
Tutto sequestrato, denunce partite. La delegata del Wwf Italia per la Lombardia, avvocato Paola Brambilla, annuncia: "Ci costituiremo parte civile contro gli autori di questi veri e propri crimini di natura".
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