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Altri giovedì 16 giugno 2016 ore 19:18

Le interrogazioni tra teatro, carcere e Massoneria

Lepri ha chiesto che siano resi noti i nomi di tutti gli iscritti alle logge massoniche regolari: assessori, consiglieri, dirigenti, funzionari



AREZZO — La tromba di Edo Bonucci ha risuonato nell'aula di Consiglio Comunale con le note dell'inno di Mameli prima e dell'inno della Giostra subito dopo. In occasione di questo, Bonucci ha avuto una spalla d'eccezione, il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini con il quale ha dunque formato un inedito duetto.

Dopo il saluto del presidente Alessio Mattesini ai ragazzi del servizio civile del Comune di Arezzo che hanno assistito alla seduta, spazio alle interrogazioni. La prima è stata presentata dal consigliere comunale Francesco Romizi: “la delibera del 24 maggio che istituisce il portavoce, figura da inquadrare nella categoria D1, con contratto a tempo determinato, è grave perché introduce una ulteriore consulenza esterna la cui remunerazione cadrà sulla collettività. La precedente amministrazione non aveva previsto il portavoce, di cui si ravvisa l'evidente profilo politico. Come verrà individuato, con quale procedura, perché non si è provveduto a cercarlo all'interno dell'organico del Comune?”.

Il sindaco Alessandro Ghinellli: “la persona che intendiamo individuare per ricoprire tale ruolo dovrà avere un profilo di carattere giornalistico che non è presente tra i dipendenti del Comune. Dunque ci rivolgeremo all'esterno. Devo ricordare che l'ufficio stampa precedente era formato da tre soggetti di cui uno con un contratto più oneroso di quello che oggi è stato siglato con la nuova componente dell'ufficio stesso. Rispetto al passato abbiamo dunque provveduto a ridurre i costi. Individuare una figura di riferimento e di fiducia del sindaco serve a organizzare meglio l'ufficio comunicazione”.

Sui profughi ci sono state tre interrogazioni e la prima è stata di Jacopo Apa che ha chiesto “le cifre esatte dell'accoglienza, in particolare numero dei profughi e tendenze future e se è vero che altri Comuni non partecipano alla politica dell'accoglienza. La situazione è di emergenza e temiamo che con l'arrivo dell'estate posso aggravarsi ulteriormente”.

Anche Francesco Macrì si è rivolto alla Giunta: “si parla di numerosi altri profughi in arrivo, ho avuto notizia di profughi, in alcuni casi accompagnati in moto, a dimostrazione di una organizzazione che sta dietro a tale fenomeno, che davanti agli esercizi commerciali si dedicano all'accattonaggio. Sono falle evidenti del sistema di accoglienza. Ci sono polemiche poi in alcuni Comuni limitrofi dove questi profughi si trasferiscono sempre per svolgere questa attività di 'elemosina organizzata' davanti ai supermercati”.

Donato Caporali: “Ho sentito molte critiche a prefettura e governo da parte di questa amministrazione. Non vorrei che da parte di quest'ultima ci sia un atteggiamento di contrasto al fine di ricevere consenso e non per risolvere il problema. Illustrateci le politiche, specie per quanto riguarda l'impiego dei profughi in lavori socialmente utili”.

L'assessore Barbara Magi: “La premessa è che gli enti locali subiscono le politiche sull'immigrazione messe in pratica dal Governo. Dal 2 luglio 2015 ho partecipato a varie riunioni in prefettura dove è emerso che inizialmente solo 12 Comuni facevano accoglienza. Ora siamo passati a 26. Ma resta una parte importante della provincia che non contribuisce. Arezzo oggi ospita 270 immigrati circa su 770/780 presenti in provincia. Le proiezioni della prefettura prevedono che Arezzo dovrebbe ospitare, a fronte di un picco massimo provinciale di 1.300 profughi, 220 persone. Già oggi siamo dunque fuori quota. La prefettura ha escluso centri di accoglienza nel nostro Comune e questa amministrazione fa di tutto per contenere il fenomeno. Il sindaco ha chiesto al prefetto di trattare ulteriormente la tematica. Chi vive presso le strutture di accoglienza non è soggetto a controlli quando è fuori dagli immobili, chi li gestisce è tenuto solo a registrare la presenza dei profughi. Per quanto riguarda i lavori socialmente utili, la scelta dell'amministrazione è stata di privilegiare gli esodati, per permettere a questi di raggiungere la quota pensione. Utilizzare gli immigrati è inoltre difficile perché vengono spostati da Comune a Comune e dunque impiegarli in progetti stabili non è agevole”.

Massimo Ricci ha chiesto le cifre e le spese affrontate per la tappa del Giro d'Italia: “Abbiamo ricevuto in tal senso notizia dai cittadini di sporcizia per le strade dopo la manifestazione. Dunque: come è stato operato? Quali benefici turistici abbiamo avuto e come si intende sfruttare tale evento per ottenere un effetto traino?”.

Paolo Lepri: “Dopo i lavori di manutenzione del Petrarca registriamo lo stato drammatico dei marciapiedi circostanti. Fuori dalla cinta muraria le strade sono inoltre in pessime condizioni, il manto delle vie a Pratacci è drammatico. Perché queste situazioni, specie intorno al teatro, che non sono propriamente un bel biglietto da visita? E il semaforo a San Leo promesso nell'incontro con gli abitanti della frazione al centro parrocchiale?”.

Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “I marciapiedi non erano oggetto di appalto. Pratacci: contiamo di intervenire entro l'anno. Sul semaforo a San Leo: ricordo di avere parlato di messa in sicurezza di alcuni tratti viari nella frazione e di attraversamento pedonale protetto”.

Massimo Ricci: “L'ingresso alla mostra dedicata a Ivan Theimer è gratis o a pagamento? Ci sono notizie contrastanti tra quanto annunciato in conferenza stampa e quando si legge in alcune delibere. La Fortezza in generale come verrà gestita e da chi?”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “I lavori in Fortezza non sono ultimati, sono stati rallentati dagli scavi archeologici per cui al 100% non è possibile compiere il percorso perimetrale del camminamento. La presenza del serbatoio sotterraneo, inoltre, a oggi crea problemi circa la portata del parterre antistante il palco e limita dunque la fruibilità generale degli spazi. L'accesso in Fortezza e la mostra di Theimer sono gratuiti, è stato preso un impegno in tale senso dall'amministrazione, d'accordo con l'artista e lo sponsor dell'evento. Facciamo un regalo ad aretini e turisti e diamo un segnale ben preciso: questo artista di grande rilevanza internazionale, per quello che esprime, non va messo a pagamento. Peraltro l'ingresso è gratuito sia per le opere in Fortezza che per quelle alla Galleria comunale di arte contemporanea. 

Sulla Fortezza - continua Ghinelli - è in corso da parte di questa amministrazione una ridefinizione del progetto complessivo: quest'ultimo era nato e si riferiva a un contesto economico cittadino di un certo tipo. Da allora i presupposti di base di questa progettazione sono totalmente cambiati e la Regione stessa si è resa disponibile a riconsiderare il progetto. La nostra volontà è rendere la Fortezza, tutta, luogo di eventi e di mostre di vario titolo e a varia cadenza. Come punto già acquisito, ribadisco che il 24 giugno la Fortezza riapre per tutti. E gli ingressi sono due: quello tradizionale dal Prato e il secondo dal bastione del Belvedere”.

Massimo Ricci ha poi chiesto chiarimenti sul processo relativo al piano complesso di intervento sulla ex Lebole: “I permessi di costruire, i progetti definitivi delle opere pubbliche, gli atti d'obbligo da sottoscrivere, le convenzioni. I termini entro i quali compiere tali atti sono già scaduti per cui per il piano bisogna domandarsi se conserva o meno la sua efficacia”.

Ancora Francesco Romizi: “La concessione dell'utilizzo estivo del Petrarca torna a fare parlare di sé. A oggi non c'è il sistema di climatizzazione. Però d'estate ospiterà il Conservatorio Oberlin. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno quando il Polifonico venne dirottato in altra sede perché mancava l'aria condizionata?”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “La potenza elettrica installata nel teatro non è sufficiente a reggere contemporaneamente illuminazione e condizionamento accesi. Occorrere una nuova cabina di trasformazione dell'Enel e per individuare uno spazio per l'installazione di tale impianto tecnologico abbiamo aperto un percorso con la Regia Accademia del Teatro. I costi prevedibili per l'installazione dell'impianto di condizionamento si attestano sui 120.000 euro, il doppio di quanto aveva dichiarato l'ex assessore Franco Dringoli. Il Conservatorio Oberlin si esibirà prossimamente anche senza impianto, si tratta di una ensemble di valore che preferisce comunque il teatro aretino ad altri teatri della provincia. E di questo andiamo fieri”.

Ancora Francesco Macrì: “Il carcere di Arezzo: non abbiamo competenze dirette sull'istituto penitenziario ma non possiamo dimenticarlo. La struttura è sempre stata funzionale ma adesso versa in una condizione di grande precarietà. Poteva accogliere 250 detenuti, ora ha 30 posti disponibili in poche stanze. Il carcere aretino peraltro è sempre stato gestito bene, ha visto l'abolizione dell'uso dell'alcol e degli psicofarmaci, primo in Italia. Quando si arresta una persona in questa città, viene verificato che non c'è posto ad Arezzo e si trasferisce la persona a Firenze o a Pisa. La macchinosità del sistema è evidente così come la sofferenza della giustizia aretina. Quando un procuratore deve decidere se disporre o meno l'arresto può avere una sorta di remora per la non disponibilità del carcere. Si può attivare in qualche modo il sindaco per sbloccare la situazione, specie quella relativa agli appalti? Peraltro anche se il carcere viene ristrutturato secondo gli appalti a oggi previsti arriverà a 100 posti. Serve quindi un ampliamento. Esiste la confinante caserma Piave. Non potrebbe essere la giusta soluzione per ridare al carcere aretino la capienza adeguata?”.

“Il tema – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – potrà essere trattato nel corso della revisione degli strumenti urbanistici che abbiamo già avviato. La caserma Piave non è più di proprietà del Comune ma dello Stato, salvo una piccola porzione. Astrattamente quindi la proposta di Macrì è valida, restano da chiarire se e in che termini attuarla, visto che più soggetti detengono la disponibilità dell'immobile. La Guardia di Finanza si trasferirà inoltre alla caserma Italia. Nascerebbe di fatto un polo istituzionale con una sua coerenza, anche urbanistica”.

Paolo Lepri: “La passata amministrazione per una spesa di 300.000 euro aveva acquistato mezzi elettrici mai utilizzati. Ora questa amministrazione ha lanciato il nuovo servizio di car sharing. Chiedo se questo utilizza auto nuove o le vecchie aggiornate nel software”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “Il servizio era già attivo, l'utilizzo è stato finora scarso per cui Atam e Comune hanno fatto la scelta di ricollocare le vetture in parcheggi noti e maggiormente utilizzati dai cittadini: ex Cadorna, Eden, tribunale e stazione. Le auto sono quelle vecchie. Non le abbiamo messe a disposizione tutte per risparmiare sui costi assicurativi. Partiamo con 12 e in base al gradimento dei cittadini siamo pronti a implementarne il numero”.

Palo Lepri: “Se Arezzo viene sfruttata come set cinematografico otterrà anche introiti derivanti ad esempio dal pagamento della tassa sul suolo pubblico. Verranno utilizzati per il turismo?”.

L'assessore Marcello Comanducci: “La ricaduta sul territorio del cine-turismo è importante perché nei casi di lunga permanenza i componenti di una troupe dormono, mangiano, utilizzano le comparse e le professionalità locali. Inoltre, la regia inquadra le nostre bellezze dando pubblicità e lustro alla città. È un ritorno indiretto che varia dalla produzione, dalla distribuzione ma in linea di massima la città ne esce con una bella immagine. Sto contattando varie produzioni, non è sempre facile attrarle. Nello specifico del film di 10 giorni fa, è stata versata la Tosap per Piazza Grande e ho ottenuto dalla produzione anche una donazione di 2.000 euro destinata a un fondo per il turismo istituito dal sottoscritto. Nel nostro piccolo l'obiettivo deve essere quello di avere un ufficio-facilitatore per le troupe che lavori sugli incentivi che possano rendere appetibile Arezzo per le varie produzioni. E non solo di film ma anche di serie Tv perché hanno carattere continuativo”.

Ancora Paolo Lepri è rientrato nell'argomento linee autobus Liceo Scientifico-San Leo, denunciando ancora orari non confacenti e conseguenze di tale disservizio quali traffico in tilt in via del Rossellino.

“Non si può andare incontro a ogni singola esigenza – ha replicato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – altrimenti non ne usciremmo e a oggi a parte questa interrogazione non ho sul tavolo richieste derivanti da analoghi disagi. Nel 2017, dovrebbe entrare in vigore il nuovo sistema di trasporto pubblico per cui intervenire adesso è complesso”.

Paolo Lepri: “Una sentenza dell'ottobre 2003 del Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso presentato da due funzionari della Regione Toscana, ha sancito che dichiarare l'appartenenza a una loggia massonica da parte di chi ricopre incarichi pubblici non viola alcun principio di riservatezza ma è anzi coerente con il dettato costituzionale. L'appartenenza alle logge ingenera un potere parallelo in grado di inquinare l'attività amministrativa nella gestione della cosa pubblica, costituendo una turbativa per l'istituzione e la collettività. Considerato che l'amministrazione della cosa pubblica deve invece essere gestita nella massima trasparenza, a favore dei cittadini che hanno dato fiducia con il proprio voto, chiedo dunque che siano resi noti i nomi di tutti gli iscritti alle logge massoniche regolari: assessori, consiglieri, dirigenti, funzionari, rappresentanti del Comune nelle società in house e nelle partecipate e dipendenti comunali. Anche questi ultimi dovrebbero rendere una dichiarazione in tal senso”.

L'assessore Barbara Magi: “Il nostro regolamento interno prevede che sindaco, giunta e consiglieri rendano alcune dichiarazioni in nome del principio di trasparenza: non c'è tuttavia come campo obbligatorio 'appartenenza alle logge'. Ne faremo oggetto di valutazione”.

Paolo Lepri: “Lo scorso 4 maggio il sindaco ha comunicato lo stanziamento di 140.000 euro sulla sicurezza: 60.000 per mezzi e strumenti, 40.000 per il vestiario, 40.000 per finanziare il prolungamento del servizio notturno. Dopo le tre nuove motociclette restano 30.000 euro per i mezzi e le strumentazioni. Come verranno impiegati e a quando le nuove divise?”.

Paolo Sisi e Alessandro Caneschi con le ultime interrogazioni sono partiti invece dalle assemblee tenute dal partito democratico con i cittadini delle zone Pantano e Saione per riportare le loro richieste in specifiche interrogazioni: dalla viabilità davanti alla chiesa di Saione con gli spartitraffico in plastica alle aree per lo sgambettamento dei cani nei parchi pubblici, dall'aumento dei casi di microcriminalità alla fine di Icastica.

Alessandro Caneschi si è poi soffermato con una specifica interrogazione sul parco del Foro Boario: “Ci sono varie criticità, panchine smontate e ancora non reinstallate, il fondo del campo da calcetto è in alcuni punti molto usurato, la tettoia sotto la quale sono posizionati i giochi presenta dei punti da dove filtra l'acqua. Necessita di interventi di manutenzione il parcheggio sul retro del centro di aggregazione”.


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