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Cronaca domenica 21 novembre 2021 ore 09:05

Sparviero centrato da una fucilata non ce la fa

Lo sparviero ferito
Lo sparviero ferito

Ancora bracconaggio in Valdinievole ai danni di specie protette. Il rapace era talmente grave che il veterinario ha dovuto praticare l'eutanasia



LARCIANO — Questa volta è toccato ad uno sparviero, rapace che nidifica in ambienti forestali, ma che in inverno frequenta anche aree aperte. Sabato 13 Novembre un cittadino di Monsummano ha portato al Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio uno sparviero con un'ala spezzata, che aveva recuperato il giorno precedente in località Pozzarello. 

L'animale è stato preso in consegna da volontari della associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità che lo hanno trasferito al Cruma (Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici) di Livorno, dove il veterinario della struttura ha riscontrato una doppia frattura scomposta al radio e all'ulna, provocata da una fucilata. Il danno è risultato così grave da non consentire un intervento chirurgico di ricomposizione, e da indurre pertanto il veterinario a praticare l'eutanasia.

Soltanto un mese fa, al porto dell'Uggia, a pochi chilometri da dove è stato recuperato lo sparviero, fu recuperato un falco pellegrino, anch'esso vittima di una fucilata, che morì il giorno successivo. Il grave depotenziamento degli organi di controllo è probabilmente una delle cause della ripresa del bracconaggio, fenomeno difficile da stimare nelle sue dimensioni, dato che gli animali recuperati sono solo una piccola percentuale rispetto al totale di quelli abbattuti. 

E' sconcertante il fatto che laddove vi è stata la possibilità di monitorare i singoli uccelli (ovvero in progetti di conservazione nei quali gli animali sono stati dotati di dispositivi di controllo a distanza) una percentuale molto elevata di questi animali è stata vittima di bracconaggio. Chiaramente, si stanno alzando voci di protesta e di richiesta affinché la Regione Toscana e lo Stato provvedano ad un potenziamento degli organi di controllo e ad un inasprimento delle sanzioni. 

Secondo l’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità “Non è accettabile che per reati così gravi che prevedono una sanzione penale quest'ultima possa essere convertita in una modesta pena pecuniaria e non si provveda nemmeno al ritiro della licenza di caccia”.


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