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Altri mercoledì 03 febbraio 2016 ore 13:21

Ungulati, ok alla caccia per tutto l'anno

Servizio di Serena Margheri

Il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge per il contenimento di cinghiali e caprioli con i voti a favore di Pd, Forza Italia e Fratelli d'Italia



FIRENZE — In Toscana, la regione più verde d'Italia con circa un milione di ettari di bosco, secondo le ultime stime vivono 200mila cinghiali, 200mila caprioli, ottomila daini e quattromila cervi, sempre più inclini ad avvinarsi a centri abitati e città. Un numero ritenuto eccessivo per problemi che questi animali creano ad agricoltori e allevatori e per la sicurezza sulle strade.

Di qui l'approvazione della nuova legge regionale, predisposta in accordo con l'Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale) che regolamenta il contenimento degli ungulati attraverso un piano triennale di abbattimenti straordinari da effettuare, in alcune zone della Toscana, anche per 12 mesi all'anno. Il testo di legge individua aree particolarmente vocate alla caccia e altre che non lo sono (come quelle coltivate), organizzando la gestione venatoria e le attività di controllo. Previste le cacciate in braccata e in altre forme, percorsi di filiera e accordi con i centri di lavorazione delle carni per garantire il consumo in sicurezza dei capi abbattuti. La legge richieder anche abilitazione specifiche ai cacciatori.

"Provare a ricomporre un equilibrio naturale è nostro dovere e dobbiamo farlo con gli strumenti che solo una nuova normativa ci può offrire - ha commentato il capogruppo del Partito democratico Leonardo Marras - Oggi il 70 per cento del territorio della Toscana è disciplinato come vocato agli ungulati ma la loro densità non è più sostenibile. Nell’altro 30 per cento semplicemente non devono starci, perché parliamo di terreni coltivati. Ecco dove pende la bilancia di questa legge: dalla parte degli agricoltori. La caccia non è uno sport ma una funzione pubblica".

La votazione finale sulla legge è stata preceduta dalla bocciatura di 15 emendamenti M5S.

“Abbiamo provato a migliorare un testo che era comunque irricevibile, ma davanti ad un muro potremo solo dire, tra 3 anni, ve l’avevamo detto - ha commentato Irene Galletti del M5S - Non abbiamo mai negato i danni all'agricoltura provocati dagli ungulati ma l'assessorato è partito dal dato degli incidenti stradali per parlare della loro sovrappopolazione. Ho lavorato alla Fao, Nazioni Unite, è la prima volta che vedo calcolare una popolazione di animali misurandola tramite l'infortunistica stradale. Questa legge consegna ai cacciatori un problema che da 20 anni essi medesimi e le istituzioni non sono stati in grado di risolvere. Gli agricoltori continueranno ad avere i loro danni e la Toscana diventerà un'unica piazza per le battute di caccia, con problemi per turismo naturalistico e sicurezza”.


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