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Altri martedì 28 gennaio 2014 ore 12:22
Specie aliene all'Isola d'Elba

Se ne parla al Ceroni con Pnat, Istituto Pangea ed esperti del settore
PORTOFERRAIO — Si parlerà di specie aliene, oggi, martedì 28 gennaio,
dalle ore 14.30 alle 19.00 presso l’Aula Magna dell’ITC Cerboni di
Portoferraio.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in collaborazione con
l’Istituto Pangea, ha riunito illustri esperti per informare la cittadinanza
sulle problematiche che derivano dalla presenza crescente di flora e fauna
esotiche.
Si va da insetti minutissimi, parassiti di piante produttive, come il
Cinipede del Castagno, ad animali di
grossa taglia come le nutrie, da pianticelle con fiori sgargianti apparentemente
innocue come il Fico degli ottentotti o l’Acetosella gialla, fino a grandi
alberi come l’Ailanto, la Robinia e la Mimosa.
Spesso si tratta di forme utilizzate per scopi ornamentali o commestibili. Molte
introduzioni riguardano specie importate per diletto, come nel caso della Testuggine
a guance rosse della Florida. Nuove entità giungono anche accidentalmente e
spesso iniziano una affermazione silenziosa. Gli osservatori esperti captano i
problemi ma non si organizzano azioni adeguate.
L’ingresso di solito viene
sottovalutato, le popolazioni cominciano a svilupparsi, a riprodursi e
finiscono per occupare tutte le nicchie favorevoli, diventando antagoniste delle
specie locali. Vi è una sorta di tolleranza inconsapevole e ininfluente finchè
non scoppia il caso.
Molti credono infatti che la natura si aggiusti da sola ma
non è così perchè le aliene sono entrate nei nuovi ambienti per mano diretta o
indiretta dell'uomo. Infatti le specie invasive hanno solitamente doti di
robustezza e resistenza superiori alle locali e di fronte alle avversità si
mostrano molto efficienti nell'inserirsi nel nuovo ambiente.
Così il quadro di biodiversità del nostro territorio
lentamente ma progressivamente viene modificato. Si pensi che oggi nelle acque
del Po oltre il 40% dei pesci è esotico! Negli ambienti confinati come i fiumi,
laghi o le isole l’incidenza è maggiore. Il contrasto alle aliene non è quindi
una questione solo di carattere naturalistico! Nel 1992 vi è stata la prima
segnalazione della zanzara tigre.
Oggi si spendono molti soldi per la
disinfestazione contro questa specie. Al 1980 risale la prima osservazione del
Siluro nel Po e della Nutria nel Nord Italia. Il fenomeno è in espansione e
preoccupa la comunità scientifica internazionale.
Per questo sono state emanate
norme che favoriscono il controllo e il contenimento fino all’eradicazione, nei
casi di netto antagonismo ai danni di specie rare e vulnerabili. Il presidente
Sammuri e il direttore Zanichelli introdurranno l’argomento ricordando gli
sforzi che il Parco sta compiendo per ridurre le presenze sulle isole.
Saranno
presenti il botanico Francesco Spada dell’Università La Sapienza di Roma, lo zoologo Piero Genovesi, ricercatore
dell’ISPRA impegnato nella redazione di una direttiva europea per il controllo
delle aliene, l’ing. Ciro Lungo dirigente nazionale del Corpo Forestale dello
Sato. Nella giornata seguente il seminario si sposterà all’Enfola e sarà
dedicato alla formazione delle guide che operano per il Parco.
Per questo
verranno illustrate in dettaglio le misure che si possono adottare per
prevenire le invasioni e per arginare le espansioni. L’Unione Europea investe
molto denaro in questa battaglia per favorire il mantenimento degli ecosistemi
naturali. Questo perchè la UE ritiene economicamente vantaggiosi i servizi che gli
ecosistemi originari possono offrire all’umanità in termini di risorse vitali.
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