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Altri lunedì 11 luglio 2016 ore 11:09

Carcassa di cane bruciato tra i rifiuti smaltiti

Una ditta terzista del settore maglieria smaltiva i rifiuti bruciandoli nei campi della periferia: tra questi anche i resti di un cane Rottweiler



QUARRATA — Un'azienda inesistente, non essendo mai stata registrata alla Camera di Commercio, ma che smaltiva i rifiuti di lavorazione bruciandoli nei campi della periferia pratese. Tra questi, il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Prato, ha scoperto una scena raccapricciante: una carcassa di cane, presumibilmente di razza rottweiler, bruciato in mezzo agli scarti di lavorazione.

Una donna di circa 70 anni, titolare di un’azienda tessile, e due soggetti, padre e figlio, rispettivamente di 51 e di 32 anni, tutti cittadini italiani, sono stati denunciati dalla Municipale di Prato. I tre conducevano un'azienda terzista attiva nel settore della maglieria che aveva la sede legale a Iolo (Prato), ma di fatto esercitava l’attività all’interno di un capannone a Quarrata, ma che non aveva mai registrato tale sede alla Camera di Commercio e non pagava la tassa di smaltimento sui rifiuti urbani ed assimilati. 

Gli scarti aziendali, quando andava bene, venivano smaltiti nei cassonetti stradali di Prato, principalmente quelli della zona di via Pistoiese, se non addirittura buttati nei vari campi della città.

Secondo quanto riferito dagli indagati, l’animale sarebbe morto per cause naturali a Quarrata e successivamente portato nel campo a Prato per lo smaltimento mediante incenerimento.

Ad incastrare gli stessi ci sono anche le riprese della telecamere che evidenziano il passaggio del furgone della ditta in prossimità del luogo dell’incendio alcuni minuti prima e dopo l’evento.

I due uomini sono stati denunciati in concorso tra loro per l’ipotesi di uccisione e/o maltrattamento di animale e congiuntamente alla titolare dell’attività tessile per la gestione illecita dei rifiuti speciali, per la quale dovranno ora scontare una pena da tre mesi ad un anno o pagare un’ammenda da 2.600 euro a 26mila euro. Inoltre dovranno far fronte alle spese sostenute per la rimozione dei rifiuti. Verrà infine effettuata al segnalazione per il recupero del tributo evaso.


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