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Altri martedì 07 luglio 2015 ore 13:10

“Premio fedeltà del cane” ai veterinari della Asl

Il riconoscimento sarà assegnato il 16 agosto a Camogli per il salvataggio di Dart Fener, bastardino randagio investito da un’auto a San Casciano



FIRENZE — I veterinari dell'Azienda sanitaria di Firenze riceveranno quest'anno il premio il “Premio fedeltà del cane”, riconoscimento che viene assegnato annualmente il 16 di agosto a San Rocco di Camogli, in Liguria. Si tratta di un riconoscimento, nato nel 1962 ed originariamente attribuito a quegli animali che si sono distinti per particolari episodi di amore o fedeltà verso il proprio padrone o più in generale verso gli uomini, ma che dal 1966 viene conferito anche come premio bontà a persone che abbiano operato benevolmente verso i cani, o a istituzioni che si siano distinte per la loro cinofilia, tanto da poter essere d'esempio ad altre.

Il premio bontà quest’anno verrà dato all’Azienda sanitaria di Firenze perché i suoi servizi veterinari – si legge in una nota del comitato organizzatore – «hanno risposto nel migliore dei modi, mettendo in moto un sistema di collaborazione tra Azienda, Comune, Ordine dei veterinari» dinanzi alla richiesta di soccorso per un povero cane, Una sinergia che ha dato «ottimi risultati».

La storia per la quale il dottor Enrico Loretti, direttore dell’Unità operativa veterinaria, il 16 agosto andrà a ritirare il premio è di Dart Fener, il bastardino randagio recuperato con il muso spappolato dopo essere stato investito da un’auto a San Casciano, e sottoposto ad una delicata operazione chirurgica in una Clinica veterinaria privata che collabora al sistema di soccorso coordinato dalla Asl 10.
Il cagnolino, privo di microchip, era destinato o all’eutanasia per l’estrema gravità delle lesioni o al ricovero in un canile dove ricevere il minimo indispensabile di cure necessarie alla sopravvivenza. Preclusa, sulla carta, la possibilità di interventi chirurgici complessi e costosi, che solo il Comune, essendo un cane non identificato, avrebbe dovuto sostenere. La collaborazione tra Asl, Comune e veterinari ha consentito proprio di bypassare questa difficoltà, superando le pastoie burocratiche. 


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