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Altri venerdì 24 giugno 2016 ore 10:17

Migranti recitano Dante sul campanile di Giotto

All’alba, migranti, detenuti e rifugiati hanno recitato una selezione di terzine della Divina Commedia, in cui Dante parla del volo e degli angeli



FIRENZE — Il Campanile di Giotto è diventato il palcoscenico di un percorso scenico e corale dedicato al tema del volo nella Divina Commedia, Piume Dante-2021 legato con amore in un volume ciò che per l’universo si squaderna. Migranti, detenuti, rifugiati e persone in situazioni di disagio hanno recitato una selezione di terzine tratte dalla Divina Commedia, in cui Dante parla degli uccelli, del volo e degli angeli, dell’esperienza nel mondo e del coraggio dell’uomo che desidera superare i confini. Stasera la performance sarà replicata al tramonto.

“Mi sono sentito come un angelo che vola via dalla sua terra per cercare un posto migliore in cui vivere”. Lo ha detto il profugo camerunense Eric Roberto, uno dei migranti ospiti della Cooperativa Il Cenacolo, che ha partecipato stamani all’iniziativa ‘Dante e gli angeli sul campanile di Giotto’.

“E’ stata un’esperienza davvero interessante e molto toccante – ha detto Eric Roberto – è stato bello parlare con uomini che, per un motivo o per un altro, vivono sofferenze umane simili alle nostre, uomini senza ritorno, con vite che non hanno futuri certi. In un certo senso, parlando con loro, ci siamo sentiti meno soli in questo mondo spesso crudele, dove la nostra umanità e la nostra famiglia è rappresentata oggi dai volontari e dagli operatori sociali che ci stanno vicino”.

Durante i due giorni, due compagnie di circa 40 persone ciascuna - composte da gente comune fra cui migranti, detenuti e individui in situazioni di disagio economico, sociale e psichico - offriranno al pubblico la visione di un “popolo” di uccelli che abitano il Campanile di Giotto.

Il pubblico, in piccoli gruppi, salirà i quattro piani interni del monumento, dove incontrerà da prima un ‘popolo di uccelli’ simbolo dell’aspirazione della persona alla dimensione ultramondana che assume le forme materiche e meccaniche delle ali. 

Al terzo piano, si udiranno i versi di Dante, sono quelli dell’umanità dolente che attraversa la vita terrena e giunta sulla sommità del Campanile, desidera spiccare il volo, perché ciascuno, ugualmente ai migranti e ai rifugiati - che troviamo proprio in cima al monumento - è mosso dall'aspirazione a cercare un bene per la propria vita, e come afferma Papa Francesco: “La vostra esperienza di dolore e di speranza ci ricorda che siamo tutti stranieri e pellegrini su questa Terra, accolti da qualcuno con generosità e senza alcun merito”.

"Piume" è una produzione dell’Associazione culturale culterrealizzata col contributo del Comune di Firenze - Estate Fiorentina, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Brunello Cucinelli, Mazzanti Piume e la collaborazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore.


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