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Attualità giovedì 06 luglio 2023 ore 17:25

Secondo nido di tartaruga marina all'Elba

L'area del nido delimitata a Lacona

Questa volta mamma tartaruga ha scelto la spiaggia sabbiosa di Lacona per deporre le sue uova. Già transennata la zona per proteggere il nido



CAPOLIVERI — Secondo nido di tartaruga marina all'Elba del 2023. La notizia arriva da Legambiente Arcipelago Toscano.

"Dopo diversi tentativi falliti negli anni passati - dovuti anche al disturbo antropico – finalmente una tartaruga marina Caretta Caretta è riuscita a nidificare a Lacona, nel Comune di Capoliveri, all’Isola d’Elba. - spiegano da Legambiente - Intorno alla mezzanotte del 5 luglio, una ragazzina tedesca ha segnalato al personale del ristorante Aguglia che c’era una tartaruga sulla spiaggia e subito sono state avvertiti Capitaneria di Porto e i volontari di Legambiente Arcipelago Toscano che si sono precipitati sul posto per verificare se davvero fosse in atto una nuova deposizione dopo quella avvenuta nelle settimane scorse a Galenzana".

"Questa volta mamma tartaruga ce l’ha fatta e, a differenza della precedente nidificazione nella tranquilla Galenzana, ha fatto il nido in una delle spiagge più affollate dell’Elba e per farlo ha scelto la spiaggia libera. - proseguono dal Cigno Verde - Ma in questa estate 2023 che si annuncia particolarmente abbondante di nidificazioni, la tartaruga marina ha scelto nuovamente una spiaggia simbolo dell’ambientalismo elbano: Lacona è l’ultima spiaggia dell’Arcipelago Toscano a mantenere ancora un sistema dunale di notevole importanza che è stato salvato dalla mobilitazione di Legambiente, comitati e cittadini che hanno evitato che l’area dunale venisse venduta a privati e fatto sì che la acquisisse il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che a Lacona ora ha anche una struttura informativa e un Centro di educazione ambientale".

Come sottolineano da Legambiente "Ora inizia il periodo di massima attenzione: dopo che il nido verrà messo definitivamente in sicurezza, bisognerà fare in modo che non subisca danneggiamenti e che le uova non siano messe in pericolo in un tratto di spiaggia libera molto frequentato. Poi, nel periodo di schiusa, i volontari di Legambiente assicureranno una sorveglianza 24 ore su 24 per permettere alle tartarughine di raggiungere il mare. Un evento che si annuncia molto partecipato, visto che Lacona è frequentatissima e ospita numerosi camping e alberghi. Intanto i volontari di Legambiente hanno chiamato mamma tartaruga “Pancrazia” in onore del giglio di mare (Pancratium maritimum) che è tornato a fiorire abbondantissimo sulle dune di Lacona dopo i campi di lavoro internazionali di Legambiente e i lavori di ripristino realizzati dal Parco Nazionale.
Isa tonso, responsabile del progetto tartarughe marine di Legambiente e Parco Nazionale Arcipelago Toscano, conclude: «Il modello di comportamento virtuoso da seguire è quello dello staff del ristorante Aguglia – che ringraziamo di cuore – che ha immediatamente avvertito chi di dovere e che si è prodigato perché mamma tartaruga non subisse disturbi durante la nidificazione. Una premura che andrà adottata da tutti – operatori turistici e bagnanti - per difendere il nido e per segnalare un’eventuale ritorno di mamma tartaruga a Lacona tra un paio di settimane per una seconda possibile nidificazione".


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