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Imprese & Professioni lunedì 11 ottobre 2021 ore 13:05

​Che malattie sono trasmissibili tra cane e gatto?

Nonostante siano due specie animali differenti, la continua convivenza tra cani e gatti ha portato all’esistenza di eccezioni con malattie che colpiscono entrambi.



TOSCANA — Avere un cane ed un gatto in casa è un ottimo modo per combattere diversi problemi: depressione, tristezza, noia, solitudine; gli animali domestici sono strumenti incredibili per far crescere i propri bambini, poiché con il loro amore incondizionato sono in grado di toccare corde del bambino difficilmente raggiungibili dal proprio genitore.


Purtroppo la presenza di animali domestici implica anche la presenza di malattie, malanni, parassiti e tutte le altre brutture tipiche della vita in generale. La brutta notizia in questo caso è che alcune delle malattie del gatto possono coinvolgere anche il cane e viceversa; è un po’ più raro il coinvolgimento delle malattie con la salute di noi esseri umani ma è molto importante stare attenti.

Se abbiamo una coppia di animali in casa (o se abbiamo un cane ed il nostro vicino ha un gatto) iniziamo a valutare seriamente la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione per cane e gatto o un’assicurazione cane. Questo genere di assicurazioni, infatti, saranno in grado di aiutarci nel sostenere i costi per il veterinario o, nel peggiore dei casi, per eventuali operazioni chirurgiche. Farsi trovare impreparati, in questo caso, è davvero scocciante.

Nonostante siano due specie animali differenti, la continua convivenza tra cani e gatti ha portato all’esistenza di eccezioni con malattie che colpiscono entrambi.

Alcune di queste malattie sono di tipologia virale, altri sono infezioni parassitarie, altre ancora sono malattie dovute dalla presenza di parassiti.

Malattie ed insetti: un problema comune

L’esempio perfetto per quest’ultimo genere di problematica è dato da pulci, zecche e acari, tutti insetti emofagi che sono tristemente comuni nelle aree verdi di città o campagna. Per le pulci, ad esempio, il contagio da animale con pulci ad animale senza è velocissimo e molto probabile, motivo per cui tendenzialmente si dovrebbe lavorare per isolare la vittima in attesa di un ciclo antiparassitario.

Le zecche, al contrario, sono insetti più lenti ad attaccare i nostri animali domestici e sono, per di più visibili anche a occhio nudo. Di contro sono da reputarsi sicuramente i più pericolosi di questo trio, essendo il vettore di pericolose malattie (come la malattia di lyme per l’uomo).

Parassiti: un grande problema per i nostri amici animali

Un altra serie di odiosi problemi di salute dovuti alla presenza di parassiti sono tutte quelle malattie portate da Leishmania Infantum, Dirofilaria Immitis, Dipylidium o Toxoplasma Gondi.

In questi casi parliamo di parassiti che da cane passano a gatto o viceversa, con l’aiuto (o anche senza) di vettori. Alcuni parassiti sono molto più pericolosi sui cani, altri sono più pericolosi sui gatti. Il parassita a cui bisogna stare generalmente attenti è il Toxoplasma Gondi, portatore di una malattia chiamata toxoplasmosi, tristemente nota per i problemi che crea alle donne in gravidanza.

Le soluzioni, in questi casi, sono sempre due: imparare a comportarsi in maniera adeguata per prevenire il propagarsi dei parassiti ed utilizzare con cognizione di causa gli antiparassitari esterni.

Il problema della rabbia: malattia virale

Una delle pochissime malattie virali a potersi trasmettere da cane a gatto (e viceversa, anche se più raramente) è proprio la rabbia. La rabbia viene considerata universalmente pericolosa perché in grado di attaccare qualunque mammifero, uomo compreso

Per nostra fortuna in Italia i casi di rabbia sono praticamente nulli: dagli anni sessanta ad oggi c’è stato soltanto un caso registrato nel 2012, dovuto al contatto di un animale con una volpe infetta), per cui con un po’ di attenzione si può considerare il problema come un non problema.

L’attenzione deve essere decisamente maggiore se ci si sposta, insieme al proprio animale, in paesi in cui la rabbia è ancora presente. In caso di avvenuta infezione, purtroppo, si procede con la soppressione dell’animale.


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