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Imprese & Professioni lunedì 04 gennaio 2021 ore 14:50

​Ascensore in condominio per gli amici a 4 zampe: si può vietare?

La mancanza di una norma chiara ha portato a sentenze contraddittorie nei tribunali ma spesso basterebbe il buon senso



TOSCANA — Nelle case degli italiani ci sono attualmente oltre 32 milioni di animali domestici secondo gli ultimi dati forniti dal Censis. In Europa siamo primi in termini numerici assoluti mentre arriviamo secondi per numero di amici a 4 zampe in rapporto alla popolazione dietro soltanto all' Ungheria.

Nella graduatorie delle preferenze nazionali ci sono gli uccelli (13 milioni) seguiti da gatti e cani che sono quasi a pari merito: 7.5 milioni sono infatti i felini presenti nelle case del nostro Paese mentre 7 milioni i fedeli "bau". Per la loro cura e benessere, in totale gli italiani spendono oltre 5 miliardi di euro all'anno e le cifre sono in costante trend positivo da molti anni.

Gli animali in condominio

Un animale domestico è indubbiamente fonte di amore, compagnia, allegria e felicità ma in alcuni contesti condominiali può essere anche foriero di problemi. A volte i proprietari possono essere poco rispettosi dei vicini in fatto di rumori o di odori sgradevoli. In altre situazioni all'opposto può essere l'intolleranza altrui a provocare dissidi.

Il problema dell'ascensore

Una delle cause maggiormente scatenanti di litigi in palazzo è indubbiamente l'utilizzo dell' ascensore condominiale interno ed esterno per i nostri animali da compagnia, in particolare per i cani visto che i gatti sono piuttosto restii alle uscite con rarissime eccezioni. Su questo elemento la Legge non si esprime in modo chiaro e netto anche se possiamo trovare alcuni spunti importanti nella legislazione in merito ed anche nelle sentenze emesse nel corso degli ultimi anni.

Con la riforma sulla disciplina del condominio del 2012 e relativa legge emanata l'anno successivo, si è stabilito che nessun regolamento può vietare la presenza di animali negli appartamenti di proprietà . Questione differente è per chi vive in affitto: in questo caso è il proprietario dell'immobile che può decidere se accettare o meno anche amici a 4 zampe o volatili in casa. Il divieto dovrà essere però esplicitamente essere presente nel contratto di affitto.

Le sentenze sui divieti per i cani in ascensore

Se dunque per legge i cani hanno il diritto di vivere all'interno di un condominio è lecito immaginarsi che possano anche utilizzare le parti comuni fondamentali di un palazzo come ad esempio proprio l 'ascensore. Non essendoci una norma ad hoc però, in tribunale varie cause scaturite sul tema hanno portato a sentenze contraddittorie. Nella maggioranza dei casi però i divieti sono stati annullati, ma si registra anche una sentenza del Tribunale di Monza del 2017 che riteneva valida l'alternativa delle scale per i cani all'interno di un condominio e dunque legittimo il divieto.

Caso per caso, si scoprirebbe però che l'alternativa delle scale non può essere valida per tutte le situazioni: immaginiamo persone anziane non più in grado di percorrere un numero elevato di gradini o di cani anziani ugualmente incapaci di poter salire e scendere le scale. Risulterebbe poi molto gravoso anche per persone e cani giovani affrontare molte rampe in palazzi formati da un numero particolarmente elevato di piani.

Gli obblighi dei padroni nelle parti comuni condominiali

Sebbene dunque la stragrande maggioranza delle sentenze sia contrario al divieto di utilizzo degli ascensori per i cani, evidenziamo allo stesso modo che i proprietari hanno vari obblighi di legge nelle parti comuni del condominio: il cane, così come quando circola sui marciapiedi pubblici, deve essere sempre al guinzaglio, bisogna portare sempre con sé la museruola e sta sempre al proprietario pulire deiezioni ed urina che il suo amico a 4 zampe potrebbe lasciare in ascensore, sui pianerottoli o nell'ingresso del palazzo.

E soprattutto serve tanto buon senso : ad esempio se stiamo aspettando l'ascensore con un condomino di cui conosciamo la sua paura per i cani, è buona norma fargli utilizzare da solo l'impianto si sollevamento ed aspettare qualche minuto per una successiva risalita.


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