Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.
Qui News animali, Cronaca, Sport, Notizie Locali animali
venerdì 26 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Meloni: «Papa Francesco parteciperà a G7 a tavolo su intelligenza artificiale»

Spettacoli giovedì 07 dicembre 2017 ore 13:40

Occhi di gatto, in mostra 1000 modi di dire "miao"

Tutto il mistero dello sguardo felino in mostra a Roma

Si intitola "Sguardo felino" la rassegna artistico-culturale che fino al 28 gennaio porta nella capitale il mistero di un rapporto lungo millenni



ROMA — Uno status di sospensione che gravita tra sogno e veglia, conscio e inconscio, seduzione ed enigma, magnetismo e allusione: è lo Sguardo felino a cui a Roma si dedica una rassegna artistico-culturale che fino al 28 gennaio porterà nella Cappella Orsini Lab i mille modi di raccontare un rapporto - quello tra esseri umani e gatti - che affonda le sue radici nella notte dei tempi.

La kermesse, spiega una nota Enpa, è appena stata inaugurata con una lettura di Piera Degli Esposti e con la partecipazione di Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Ente di protezione animali. 

Via via nel calendario dell'iniziativa scorreranno la mostra di pittura Interno Felix di Marco Fulvi e la mostra fotografica La Confraternita delle Sfingi di Giorgio De Camillis (5-12 dicembre). Sarà poi la volta della mostra monografica di Fabio Pellicano dal titolo Animalmente-Dipinti e fotografie di animali da proteggere (13-21 dicembre). Dal 22 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018, poi, ecco la mostra collettiva intitolata Felinoteca

"La capacità di colpire con lo sguardo è una caratteristica peculiare dei felini, appartenenti alla famiglia dei felidi - spiega la nota - nei quali l’istinto predatorio ha favorito tutto ciò che acutizza la visione ottimale. Lo sguardo è, quindi, direttamente collegato alla sopravvivenza, perché è attraverso gli occhi che si individua la preda, ossia il cibo. Ed è anche lo specchio degli istinti più profondi: nei felini la pupilla si apre e chiude rispetto all’intensità delle emozioni oltre che della luce".

"L’apparente imprevedibilità ha favorito l’assimilazione tra il gatto e la donna. I Faraoni e la stessa Cleopatra, per il trucco degli occhi, si ispiravano alla divinità egizia Bastet, con corpo umano e volto di gatta. Pare che il nome stesso della dea alludesse agli unguenti profumati, che nell’antico Egitto rappresentavano quel sentore di immaterialità ben simbolizzato dalla capacità seduttiva del profumo".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
-->