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Attualità martedì 04 luglio 2017 ore 15:10

Pesce siluro e rana toro, alieni di Toscana

Una testuggine palustre americana. Foto: Alessandro Calabrese (LifeAsap.eu)

Legambiente conta 567 specie aliene nella regione. Punteruolo rosso, gambero killer e testuggine americana tra i sorvegliati speciali di Life Asap



FIRENZE — Pesce siluro, testuggine americana, punteruolo rosso o gambero della Louisiana: con 157 invertebrati, 47 vertebrati e 363 piante sono almeno 567 le specie aliene invasive diffuse in Toscana. I dati arrivano da Legambiente, che attribuisce il fenomeno all'introduzione volontaria o involontaria di queste specie da parte dell'essere umano. La proliferazione di queste specie è da tenere sott'occhio poiché danneggia il nostro ecosistema rischiando di compromettere le specie autoctone, ma anche perché ha risvolti di pericolosità per l'uomo.

Per frenare la diffusione delle specie aliene invasive e aumentare la consapevolezza della cittadinanza sul tema, è nato il Life Asap (Alien Species Awarness program), il progetto cofinanziato dalla Commissione europea e coordinato da Ispra, con numerosi partner tra cui la stessa Legambiente, la società Nemo Srl di Firenze, la Regione Lazio, Federparchi, Unicity Srl e Università di Cagliari, con il cofinanziamento del ministero dell’ambiente e dei Parchi nazionali tra i quali l’Arcipelago Toscano, il Parco dell’Aspromonte, Appennino Lucano e Gran Paradiso. Proprio in Arcipelago è principalmente impegnata Nemo, che attesta come in ambiente insulare l'impatto di queste specie possa essere particolarmente devastante.

Il censimento degli alieni in Toscana vede in testa il gambero rosso della Louisiana, più conosciuto come gambero killer (Procambarus clarkii),diffuso in tutte le province ma in particolare nella piana tra Firenze e Prato e nelle zone umide (Fucecchio, Massaciuccoli) dove danneggia gli ecosistemi naturali, gli argini dei corsi d’acqua e le attività di acquacoltura. L'identikit parla di un crostaceo lungo fino a 20 centimetri e in grado di colonizzare ogni tipo di ambiente acquatico. Al consumo è pericoloso poiché può accumulare nei propri tessuti metalli pesanti e tossine algali e, potenzialmente, di trasmettere alcune malattie infettive. Già da tempo, conclude Legambiente, è inserito nella lista delle specie aliene stilata dall'Unione europea e recentemente aggiornata.

Croce delle nostre palme è poi il punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) originario dell'Asia tropicale e rinvenuto nel nostro paese per la prima volta a Pistoia, dopo l'importazione dall'Egitto di palme infestate. Terrore dei fiumi è invece il pesce siluro: comparso in Toscana a fine anni '80, il pescione raggiunge lunghezze fino a due metri ed è predatore infaticabile di invertebrati, prima, e di pesci o uccelli e mammiferi una volta adulto. Galeotto fu l'impiego sportivo per il quale venne introdotto in Europa e nei laghi di pesca sportiva a Firenze. Oggi si trova perfettamente nell'Arno e nel Serchio. 

Giunta qui per essere mangiata nel 1935 nel Mantovano, da qui si è diffusa nella pianura Padana la rana toro americana (Lithobates catesbeianus), che in Toscana invece è giunta a inizio anni '70 per immissione nel Fosso Vermiglia di Quarrata, a Pistoia. Supera il chilo e mezzo di peso e può raggiungere i 20 centimetri di lunghezza questo anfibio vorace che si nutre di suoi simili, tra rane e tritoni, ma anche di pesci, serpenti, pulcini di uccelli acquatici e micromammiferi. Non solo: è contagiosa. E' portatrice del fungo Batrachochytrium dendrobatidis, che rappresenta al momento la più rilevante minaccia a livello globale per la sopravvivenza degli anfibi.

L'hanno portata qui per bellezza e poi non se n'è più andata la testuggine palustre americana, diffusasi dal luogo di immissione in Abruzzo negli anni '70 fino ad espandersi un po' in tutta Italia mettendo in pericolo le testuggini di casa nostra. In Toscana si registrano principalmente numerosi esemplari diTrachemys scriptaelegans”,scripta” e “troostii”. E' portatrice di Salmonella enterica, trasmissibile anche all'uomo.

Insomma: sono tanti ed è urgente fronteggiarli prima che si configuri l'emergenza. "La Toscana - ha dichiarato Piero Genovesi, project manager del Life Asap, responsabile area conservazione e gestione della fauna di Ispra - da sempre svolge un ruolo chiave nelle invasioni biologiche, e il Progetto Life Asap è pronto a dare il proprio supporto".


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