I primi lanci della stampa locale parlavano di 52 ippopotami morti, riversi sul dorso con le zampe al cielo mentre galleggiavano in un fiume del Bwabwata National Park, in Namibia. I controlli hanno fatto raddoppiare la cifra, che secondo la Bbc ha superato l'asticella dei 100 capi deceduti. Ed è allarme perché l'ipotesi più accreditata dagli esperti è che a causare la strage sia stato l'antrace, o malattia del carbonchio, pericolosa anche per l'uomo.
Le autorità e il presidente del parco affermano di non aver mai visto nulla di simile. Precedenti eventi assimilabili a questo, verificatisi quando il livello del fiume si abbassa come in queste settimane, avevano prodotto la morte di un paio tra ippopotami e elefanti. Adesso, il numero di animali morti nell'ultima settimana impressiona e i servizi veterinari della Namibia sono al lavoro.