Il pesce zebra è capace di ripararsi la retina da solo. Lo fa attivando il gene Asc11, che però è assente nell'uomo e anche nei topi adulti. Così, dotando alcuni topolini del gene di cui sopra, gli scienziati sono riusciti a indurre per la prima volta la rigenerazione delle cellule della retina.
L'esperimento, condotto dal gruppo di studio dell'università di Washington guidato da Tom Reh, è oggetto di una pubblicazione appena uscita sulla rivista Nature e apre la via alla possibilità di riparare i danni prodotti alla retina da traumi o malattie che, come il glaucoma, possono portare alla cecità.
Non era né semplice né scontato: infatti, a differenza delle cellule epiteliali che si riparano da sole grazie alle loro cellule staminali, per la retina non funziona così. Quando viene danneggiata, il guaio è irreversibile. Nel pesce zebra, però, invece, questo non accade: lui ha la capacità di rigenerare tessuti simili a quelli della retina grazie alle cellule gliali di Muller. Sono loro che, quando percepiscono che la retina è danneggiata, si attivano mettendo in funzione il gene Asc11.
Ebbene, gli scienziati hanno pensato di dotare di quel gene anche un topolino, che è stato geneticamente modificato in modo che avesse Asc11 nel suo Dna. I risultati sono stati positivi: le cellule di Muller si sono attivate, differenziandosi in cellule retinali che si sono fuse con quelle presenti e sane iniziando a reagire in modo normale ai segnali luminosi.