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"Senza aiuti dovremo lasciare la Toscana"

Nuovo appello di Ihp che gestisce il centro di recupero dei cavalli: "Tanta solidarietà ma nessuna proposta concreta". Cercano uno spazio di 20 ettari

Cavalli (foto di Piero Frassi)

Potrebbe dover lasciare presto la Toscana Italian Horse Protection, la prima associazione italiana per la tutela degli equidi che vicino a Volterra gestisce il primo centro di recupero autorizzato in Italia dal ministero della Salute.

L'associazione ha necessità di individuare al più presto una nuova sede e ha lanciato un appello per trovare uno spazio in grado di accogliere anche il Centro di recupero e i suoi ospiti, cavalli salvati da maltrattamenti e anche affidati alle sue cure dai Tribunali italiani.

“Dopo il nostro appello abbiamo ricevuto tantissima solidarietà, della quale siamo profondamente grati, e abbiamo avuto numerosi contatti, ma purtroppo niente di tutto questo si è ad oggi tradotto in una proposta concreta e praticabile – ha detto il presidente di IHP, Sonny Richichi -. Per questo ci troviamo costretti a guardare anche fuori dai confini regionali per trovare una nuova sede. Per noi lasciare la Toscana sarebbe motivo di grande dolore e frustrazione, vorremmo davvero restare qui: rinnoviamo il nostro appello a chiunque, istituzioni e privati, possa aiutarci”.

L'associazione cerca con urgenza una proprietà che abbia le seguenti caratteristiche minime: circa 20 ettari a pascolo, la maggior parte dei quali in piano; disponibilità di acqua per abbeverare gli animali (con la presenza di una sorgente, o altre fonti come laghetti artificiali o fiumi); allaccio (esistente o realizzabile) alla rete elettrica, telefonica e internet; possibilità di installazione di un adeguato numero di tettoie, box e fienile. Presenza di immobili ad uso abitativo, o in alternativa possibilità di installazione di unità anche prefabbricate, in osservanza delle disposizioni edilizie vigenti.