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Torna l'antico mestiere delle “tabacchine”

Riprende la produzione manuale del sigaro toscano nelle terre dove oltre 400 anni fa venne introdotta per la prima volta la coltivazione del tabacco

Un nuovo futuro per un antico mestiere, che per quattro secoli ha caratterizzato l'economia toscana e che rischiava di scomparire per sempre: stiamo parlando delle “tabacchine”, ovvero le selezionatrici di foglie di tabacco Kentucky essiccate sulle pertiche, da rollare per produrre il sigaro toscano artigianale. A breve nei Comuni dell'Alta Valle del Tevere, a cavallo tra Toscana e Umbria, riprenderà la produzione manuale del “toscano” grazie a un investimento tutto italiano della Compagnia Sigarai Toscani.

Un atteso ritorno, si può ben dire: in queste terre nel XVI secolo, per volere del Granduca Cosimo I, venne introdotta per la prima volta la coltivazione del tabacco, che veniva prodotto e commercializzato senza dazi nel mini-stato indipendente della “Libera Repubblica di Cospaia”. Una felice congiuntura che permise a questa zona di diventare, assieme della Lucchesia, uno dei principali poli di produzione del tabacco in Italia. Il nuovo sigaro artigianale di chiamerà “Mastro Tornabuoni”, in omaggio al vescovo e ambasciatore mediceo in Francia Nicolò Tornabuoni che per inviò in Toscana i primi semi di tabacco.