Sequestrati anche 5 fucili e numerosi tordi e merli abbattuti.
A tutti e 5 i cacciatori è stata elevata una sanzione di 1.550 euro.
I richiami vivi, infatti, devono essere muniti di un anello inamovibile. Tramite l'anello, infatti, l'esemplare viene identificato con un codice alfanumerico simile alla targa per l'auto che indica la provenienza e il possessore dell'animale. La pratica di tagliare l'anello di identificazione, teoricamente inamovibile, permette di fornire di questa "targa" uccelli catturati illegalmente che così diventano detenuti lecitamente e quindi immessi a caro prezzo nel mercato.