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I dinosauri nel nido dormivano stretti stretti

La prima scoperta di esemplari dormienti in gruppo effettuata da una équipe di ricercatori comprendente il paleontologo italiano Federico Fanti

L'impronta fossile di un dinosauro

Dormivano stretti stretti, serrati uno accanto all'altro in una posizione simile a quella degli uccelli come struzzi ed emù: così, accucciati a pancia sotto come in un nido, sono stati ritrovati i resti fossili di tre giovani dinosauri in una pietra di 70 milioni di anni fa nel deserto della Mongolia.

La scoperta - la prima di dinosauri che dormono in gruppo - è stata realizzata da una équipe di ricercatori della Società di paleontologia dei vertebrati guidati da Greg Funston dell'università canadese dell'Alberta e di cui ha fatto parte anche il paleontologo italiano Federico Fanti, dell'università di Bologna e vincitore del premio Emerging Explorer del National Geographic..

Proprio lui ha eseguito l'analisi geochimica della pietra, esportata dalla Mongolia illegalmente nel 2006, da cui ha desunto che i tre esemplari erano originari di un sito ricco di fossili nel deserto del Gobi, quello di Buiin Tsav.

Dormire così rannicchiati in gruppo doveva servire loro da un lato a regolare la temperatura corporea, dall'altro a non attirare i predatori. Volto corto con cresta sulla testa, gambe lunghe e becco senza denti, i dinosauri appartenevano a una nuova specie di oviraptoridi vissuti durante il Cretaceo, tra i 145 e 65 milioni di anni fa. Camminavano già su due zampe e, sulla base dello spessore delle ossa, dovevano pesare sui 45 chili.