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Nell'Adriatico è allarme noci di mare

L'esplosione demografica di questi organismi, originari delle coste atlantiche americane, sottrae cibo a molti pesci tra cui acciughe e sardine

Gelatinose come le meduse ma non altrettanto urticanti: sono le noci di mare, organismi carnivori originari delle coste atlantiche americane che stanno invadendo l'alto Adriatico. Giunte in Europa attraverso le acque di zavorra delle navi, le noci di mare divorano microorganismi e anche uova e larve dei nostri pesci. Oltre ad alterare dunque la catena alimentare, compromettono anche i cicli riproduttivi ad esempio di acciughe o sardine.

Nell'alto Adriatico è allarme. Presenti nel golfo di Trieste fin dal 2005, nel 2016 hanno però conosciuto una autentica esplosione demografica. Per combatterne la proliferazione è stato messo in campo - o meglio in acqua - il loro predatore per eccellenza, ovvero la medusa Beroe ovata già introdotta in passato nel Mar Nero dove proprio le noci di mare stavano facendo colare a picco le attività di pesca.

Come finirà la tenzone tra noci di mare e medusa predatrice non è dato saperlo, ma intanto a studiare la situazione ci pensa, da domani fino domenica prossima, l'équipe di ricercatori freschi di pubblicazione dello studio su questi organismi sul Journal of Sea Research. Gli esperti, tra cui quelli dell'Osservatorio nazionale di oceonografia e geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste, effettueranno una spedizione nell'Alto Adriatico sulla nave Ogs Explora.