Cani

Il cane Mara, la felicità al guinzaglio

La segugina si era fatta male a una zampa e il suo proprietario non intendeva curarla. Oipa l'ha salvata dalla soppressione e rimessa in sesto

Il cane Mara in clinica (Foto: Oipa Treviso)

Era di luglio. Il cane Mara, segugia di 5 anni, si era ferita a una zampa durante un allenamento di caccia alla lepre. Il proprietario si rifiutava di curarla, tanto che l'infezione generata dalla lesione provocata da una spina si andava diffondendo a entrambi i fianchi. Mara non camminava più, si trascinava ed era piena di dolori.

Il suo umano aveva scelto per lei la via della soppressione, ma a un soffio dall'eutanasia erano arrivati a salvarla i volontari Oipa di Treviso. E' bastato uno sguardo: "Non si poteva lasciarla andare così, senza almeno provare a offrirle una seconda chanche. Ecco perché gli Angeli Blu hanno voluto aiutarla e hanno dato il consenso al suo intervento. E hanno fatto bene, perché contro ogni previsione, Mara si sta riprendendo in maniera incredibile", raccontava l'Organizzazione nella nota di piena estate.

Oggi il risultato di tanta dedizione e generosità. Mara zampetta lieta al guinzaglio. Sul suo musino è dipinto il ritratto della rinascita, e della rivincita. A raccontarne il progresso è ancora Oipa: "Dopo essere stata operata e accudita con un percorso fisioterapico - si legge nel comunicato - finalmente Mara cammina e ha sempre tanta voglia di giocare e conoscere altri cani e grazie alla sua meravigliosa famiglia, che l’ha accolta senza riserve, passeggia con la felicità nel cuore, perché al suo fianco ora c’è qualcuno che la ama".