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Abbattimento orsa KJ2, valanga di reazioni

Allo sdegno degli animalisti che annunciano azioni legali si aggiunge il triste tam tam sui social network con una domanda: si poteva evitare?

Un tam tam di dolore e sgomento sui social network testimonia che c'è tutto un popolo che si domanda: si poteva evitare, l'abbattimento dell'orsa KJ2 a cui la Provincia autonoma di Trento ha proceduto dopo che il dna la aveva collegata all'incidente in cui, a fine luglio, aveva avuto la peggio un pensionato in giro per boschi con il suo cane?

Secondo il presidente dell'ente autonomo Ugo Rossi, firmatario dell'ordinanza di "rimozione" dell'animale, no: non si poteva. Secondo lui l'esemplare era troppo pericoloso per l'uomo. La sensibilità collettiva si pone più dubbi, ma soprattutto l'abbattimento di KJ2, annunciato con una nota dalla Provincia autonoma, è ora oggetto di una valanga di reazioni da parte delle associazioni animaliste.

Se Gaia Animali & Ambiente, WWf, Movimento Animalista ma anche esponenti dei Verdi sono pronti alle vie legali, il Coordinamento associazioni animaliste della regione Toscana (Caart) ricorda che in quell'habitat l'orso è stato introdotto dall'uomo nell'ambito del progetto europeo Life Ursus. Legambiente parla di "sconfitta per il paese", Lav si dice "sconvolta" e Oipa annuncia che presenterà istanza di accesso agli atti. Enpa, dal canto suo, definisce l'uccisione di KJ2 "un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali" e invoca "soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell'abbattimento".