Alcuni potrebbero addirittura non sopravvivere allo stato di cattività a cui erano sottoposti: sono 32 - 22 tordi e 10 merli - gli uccelli ricoverati il mese scorso alla Lipu presso il Cruma (Centro di recupero uccelli marini e acquatici) di Livorno dopo esser stati salvati dai carabinieri forestali di Lucca e Calcinaia mentre si trovavano detenuti con altri 107 esemplari nelle gabbie per essere usati come richiami vivi nella caccia.
All'atto del rinvenimento, i carabinieri hanno subito liberato i 107 adulti in buona salute, trovati in attesa di inanellamento e vendita come richiamo. Gli altri, però, hanno avuto bisogno di ricovero nel centro Lipu.
I 10 merli, 21 tordi bottacci e un tordo sassello versano infatti in condizioni di salute diverse. Quelli che hanno trascorso meno tempo nelle gabbie stanno tutto sommato benino, ma altri sono stati costretti per almeno un anno e presentano problemi alla pelle per carenza di vitamina, piume rovinate, traumi e cisti.
Veterinari, operatori e volontari del Cruma li stanno curando e assistendo in condizioni critiche con terapie individualizzate. Non tutti potranno tornare liberi. Non tutti saranno in grado di sopravvivere.