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Torrente inquinato: chiesto il danno ambientale

La richiesta al ministero dell'ambiente. Servono interventi che i Comuni non possono gestire e il tratto è molto esteso

Immagine di repertorio

I sindaci di Rosignano Marittimo, Collesalvetti e Santa Luce ed il presidente della Provincia di Livorno hanno scritto una lettera al Ministero dell’Ambiente per la presenza di un esteso inquinamento rilevato lungo il tratto del torrente Savalano il cui corso corre all’interno e sul confine dei tre Comuni.

L’inquinamento, riscontrato dal colore marrone scuro dell’acqua e dalla moria di pesci, è stato rilevato la prima volta giovedì 19 giugno in un punto del torrente ubicato nel territorio di Santa Luce. Del fenomeno sono stati subito informati l'Arpat e Polizia Provinciale, che hanno avviato una serie di indagini i cui esiti non sono ancora pervenuti.

Nei giorni successivi è stato verificato che l’inquinamento risulta presente per un tratto di molti chilometri del torrente Savalano fino alla confluenza con il Torrente Ficaia, che a sua volta risulta contaminato almeno fino all’incrocio con la SS 206.

Il flusso del torrente è molto ridotto visto il periodo di secca ma in ogni caso c’è un minimo scorrimento verso valle e per questo, in via di emergenza, si è provveduto a posizionare panne di contenimento per evitare che l’inquinamento si propaghi ancora.

La portata dell’evento non consente ai Comuni Rosignano Marittimo, Collesalvetti e Santa Luce di intervenire, se non con le misure di emergenza già messe in atto. Per questo motivo, considerata la rilevante entità del fenomeno e degli effetti constatati sulla fauna, si è ritenuto opportuno chiedere al Ministero dell’Ambiente di dichiarare il danno ambientale contro ignoti e attivare tutte le procedure necessarie a salvaguardare lo stato ecologico del torrente, per identificare le cause dell’inquinamento e successivamente programmare un intervento di bonifica a carico del soggetto responsabile.