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Se n’è andata la maestra di tutti i Cascianesi

Tutto il borgo piange la scomparsa di Lina Gabbrielli Migli, classe 1926, insegnante elementare di diverse generazioni

La maestra Lina con una classe delle elementari

Discretamente, come ha sempre vissuto, Lina Gabbrielli Migli, novantenne, nativa di San Miniato e residente a Casciana Alta dagli anni 60, ha lasciato questo mondo nella tarda mattinata di oggi 30 giugno.

Mamma dell'editore di QuiNews, era arrivata a Casciana Alta poco dopo essersi diplomata come maestra, si era sposata con Livio, il sarto del paese, e si era presa cura di generazioni di alunni nella scuola elementare Eusebio Valli.

Non c’è famiglia cascianese che non abbia imparato da lei a leggere e a scrivere, e addirittura ci sono famiglie in cui sono stati suoi alunni genitori e figli.

“La maestra” come veniva chiamata in paese, era una dolcissima signora sempre ordinatissima, che non sapeva solo insegnare, ma amava lavorare a maglia, curare i suoi fiori trasformando fazzoletti di terra in giardini pieni di piante coloratissime, cucinare e fare dolci.

Tutti la ricorderanno con il suo passo svelto, sempre affabile e di buona lena, riservata, ma che con i pochi intimi con cui qualche volta scambiava due chiacchiere, lasciava trasparire una grande cultura ed una grande educazione.

Originaria di famiglia contadina, era nata con la voglia di studiare e di riscattarsi. Ce l’aveva fatta Lina, con grandi sacrifici, riuscendo a diplomarsi in tempo di guerra e ad affermarsi grazie alla sua forza di volontà.

Una volta raccontò che per racimolare punti in graduatoria decise di insegnare volontariamente ad alcuni bambini residenti nelle campagne contadine in un territorio a cavallo tra due Comuni. Questi bambini erano lontani dalle scuole pubbliche, ed i genitori accolsero con favore l’iniziativa. Insegnò gratuitamente per tutto l’anno scolastico. Non avendo dove andare, accettò ringraziando, le chiavi di una struttura abbastanza fatiscente in mezzo ad un campo. La struttura era una vecchia stalla e la porta non chiudeva bene. Con tanta paura, Lina accettò la sistemazione, dormendo e prendendosi cura di sé in quel posto per tutto l’anno scolastico. “Io non ci avrei dormito – disse chiaramente il proprietario alla maestra – ammiro la sua determinazione e la sua grande forza di volontà”.

Per Casciana era uno dei punti cardine, una persona che aveva conosciuto e seguito i bambini che erano diventati adulti e poi anziani, rappresentava "la storia" del paese. Un grosso dispiacere regna in fondo al cuore di tutti.

Nel suo giardino si nota già qualche fiore secco.

Il funerale si terrà venerdì alle 17 nella chiesa di Casciana Alta. La salma è esposta nella cappellina della Pubblica Assistenza di Pontedera.