Un'aragosta per tutti, tutti uniti per l'aragosta rossa! Unisce le forze del Centro di recupero animali marini dell'Asinara (Crama), del dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente dell'università di Cagliari e dei pescatori il progetto di tutela di questo crostaceo Difendiamo l'aragosta messo in campo dal Parco dell'Asinara.
L'obiettivo è quello di proteggere le aragoste rosse, in particolare quelle ancora piccole e non commerciabili, marcarle e inserirle all'interno della zona di ripopolamento lungo l'area marina protetta dell'Asinara, dove la pesca all'aragosta rossa rappresenta una fonte di reddito importante per i pescatori.
Ebbene: "Vorremmo proteggere quelle di piccola taglia - spiega il vicepresidente del Parco dell'Asinara, Antonio Diana - così che diventino pescabili al momento opportuno". E proprio i pescatori avranno un ruolo centrale nella buona riuscita del progetto. Starà a loro consegnare i crostacei sottotaglia al Crama, ricevendo in cambio un rimborso sul pescato a prezzi di mercato.
A quel punto il Crama rileverà i dati di ciascun esemplare che verrà poi marcato e rilasciato dopo tre giorni. Le potenziali ricatture potranno fornire informazioni sui tassi di crescita e di spostamento rispetto alle zone di rilascio. Il dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente dell'università di Cagliari si occuperà della supervisione scientifica e dell'analisi dei dati.