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Salvato un rondone a Marina di Campo

Ora è nella clinica della Lipu di Livorno

Il rondone ferito

Una bella collaborazione fra Biowatching e ENPA ha dato la possibilità ad un piccolo rondone di non morire e di riprendere presto il volo. La collaborazione fra le due associazioni per la salvaguardia degli animali ha portato i suoi frutti.

E' accaduto due giorni fa, martedì 20 maggio. Una richiesta d'aiuto è arrivata all'Enpa per un povero rondone che stava aggrappato al bugnato del Palazzo Comunale di Marina di Campo.

Spiegano dall'Enpa "Era in evidente difficoltà, non riusciva - nonostante i tentativi di farlo involare dalla Sig.ra Paola, dipendente del Comune - ad aprire le ali per guadagnare gli azzurri cieli elbani. E' così che è stato raccolto e messo in sicurezza.

Ci siamo attivati subito chiedendo l'aiuto del Bat con il quale abbiamo già collaborato per capire quale fosse il problema del povero pennuto. Prontamente è arrivato un loro rappresentante, il Sig. Orlandini in diretto contatto con il Dott. Mezzatesta. Contestualmente abbiamo avvertito anche la Polizia Provinciale". Il rondone - battezzato Animo II - appariva in buone condizioni e non aveva nessuna frattura.

Tuttavia a un'analisi più puntuale notavamo come l'ala sinistra fosse priva di alcune importanti piume, fondamentali per un corretto assetto di volo e motivo per il quale non riusciva a guadagnare l'aria. Il fatto poi di ritrovarsi praticamente a terra, impediva ulteriormente qualsiasi possibilità di salvezza", spiegano i volontari.Si ricorda, infatti, che una delle peculiarità dei rondoni è quella di avere il femore direttamente collegato alla zampa tanto che il nome scientifico deriva dalla locuzione greca "senza piedi". Questa sua caratteristica fa sì che non tocchi mai il suolo in tutta la sua vita e se ci finisce - come nel nostro caso -la ridotta funzionalità delle zampe non gli consentirebbe di riprendere il volo. Appurato il problema Animo II è risultata immediata la necessità di portarlo presso una struttura specializzata per cure adeguate. E' così che il giorno successivo Animo II è partito alla volta del Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici della LIPU di Livorno, accompagnato dal Sig. Orlandini. 

Accolto dai veterinari, visitato, è stato trovato in condizioni generali buone. A breve verrà sottoposto a un'operazione che prevede l'applicazione di una protesi all'ala, in attesa che la muta provveda a rifornirlo delle piume mancanti. E' probabile che Animo II sia stata vittima dell'attacco di un gabbiano - hanno spiegato i veterinari. Appena fatta l'operazione il rondone partirà alla volta di Francoforte dove esiste un straordinario centro specializzato in recupero dei rondoni, il Deutsche Gesellschaft für Mauersegler dove sarà seguito e messo in condizioni ottimali per la migrazione d'autunno.Come Enpa ringraziamo il Bat e la Lipu per la grande collaborazione e la competenza".