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Rossi: "Questo è il Pit migliore di tutti"

Il governatore plaude all'intesa raggiunta al ministero: l'attività delle cave non cesserà, ma restano i vincoli su spiagge, arenili, boschi e colline

"Porteremo a casa il piano del paesaggio della Regione. E sarà una cosa che alla fine metterà tutti d'accordo". 

Enrico Rossi suona la carica alla vigilia della discussione in consiglio regionale del Pit con valore di piano del paesaggio, modificato rispetto alla versione uscita dalla commissione Ambiente da un lavoro congiunto con il ministero dei Beni culturali. 

"Penso che il prodotto finale - ha detto Rossi - sia migliore di tutti i prodotti parziali che abbiamo prodotto come Giunta e come Consiglio all'interno del percorso". Un prodotto che non disconosce il lavoro fatto dalla commissione, ma che anzi, come ha detto il presidente, "lo specifica, lo migliora, lo rende giuridicamente più leggibile e corretto".

E proprio questo era l'obiettivo del passaggio a Roma per raggiungere un'intesa con il ministro Dario Franceschini, in modo da scongiurare una bocciatura da parte del ministero a giochi ormai fatti.

Primo capitolo, la difesa del litorale. "Si tratta - ha detto Rossi di tutelare l'arenile, le spiagge, si tratta di tutelare le dune sia fisse che quelle mobili. Mentre, invece, si può concedere nell'ambito del già costruito la possibilità di fare interventi di ristrutturazione, di riqualificazione urbana e di cambi di destinazione d'uso così come previsti nell'ambito del già costruito dai piani urbanistici dei Comuni".

E poi il capitolo delle colline. "E' importante - secondo Rossi - che si consenta per i boschi un recupero alle funzioni agricole quando questi hanno invaso i terreni agricoli che sono stati abbandonati con l'abbandono dell'agricoltura".

Infine la questione delle cave: "Quelle che stanno a cavallo sui 1.200 metri - ha spiegato il governatore - è possibile continuare a lavorarle a determinate condizioni. Bisogna per tutte le cave fare piani attuativi, presentarli alla Regione entro 2 anni". Ma sopra i 1200 metri, ha detto Rossi "è giusto conservare lo skyline delle bellissime delle Apuane, la natura selvaggia, intervenire solo per recupero e anche per mantenere di fronte al mondo questa bellezza che altrimenti rischia con le nuove tecnologie di essere deturpata"