Attualità

#SaveIceberg, pioggia di firme per salvare il dogo

Quasi 93mila ormai le sottoscrizioni per salvare la cagnolina italiana messa a morte in Danimarca perché di una razza fuori legge in quel paese

Iceberg e il suo proprietario Giuseppe

#SaveIceberg: in un hashtag attorno a cui si sono raccolte quasi 93mila firme sono racchiuse le speranze di salvare Iceberg, la cagnolina italiana di razza dogo argentino che - seguito il suo proprietario Giuseppe in Danimarca per motivi di lavoro - in quel paese è stata prelevata e condannata a morte perché di una razza lì ritenuta fuori legge.

La mobilitazione italiana per salvare la vita alla quattro zampe, riportandola magari in Italia, era iniziata fin da subito con il tam tam delle associazioni animaliste, Enpa in prima fila. La petizione, adesso, sta amplificando quella richiesta di attenzione.

Sono il premier Paolo Gentiloni, l'ambasciatore d'Italia in Danimarca Stefano Queirolo Palmas, il ministro per gli affari esteri Angelino Alfano e il suo collega dell'Ambiente Gian Luca Galletti oltre all'ambasciatore del Regno di Danimarca in Italia Erik Vilstrup Lorenzen i destinatari della raccolta firme in cui si ricorda come Iceberg non abbia avuto difficoltà a entrare nel paese e durante le operazioni doganali.

"Adesso - recita l'appello - è rinchiusa in un canile di Copenaghen in attesa di essere uccisa. Giuseppe vuole semplicemente far tornare Iceberg in Italia e non capisce perché la cagnolina di due anni debba invece essere ammazzata. Qualcuno ha commesso un errore lasciandola entrare, ma un errore umano non può essere punito con la morte di Iceberg".