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Non è un tempo per mucche

Fino al 20 per cento in meno di produzione di latte. Allarme Coldiretti: "Animali stressati e costi in aumento, così l'afa ci mette in ginocchio"

Mangiano poco, bevono molto e producono il 20 per cento di latte in meno: questi gli effetti del caldo di questo giugno rovente sulle mucche nelle fattorie italiane. Lo rende noto Coldiretti, che lancia l'allarme sullo stress da caldo patito dagli animali e rilevato attraverso un monitoraggio da cui emerge che, ad aggravare le cose, in alcune zone ci si mette anche la siccità che costringe a rifornire gli abbeveratoi attraverso le autobotti. 

Il tutto genera una spirale poco virtuosa di disagio in cui ogni singolo esemplare con le alte temperature arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno, addirittura il doppio rispetto ai periodi più freschi. Basti pensare che temperatura ideale, per questi animali, è fra i 22 e i 24 gradi. Questo giugno ce ne sta regalando ben di più.

Così, mentre gli abbeveratoi funzionano a pieno ritmo, nelle stalle le contromisure anti afa prevedono anche ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura. 

La combinazione tra calo di produzione e aumento dei costi di stalla, con i maggiori consumi di acqua ed energia rivolti a dare sollievo agli animali, aggrava il conto dei danni alle campagne che, secondo Coldiretti, arriva già al miliardo di euro.