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Animali nei circhi, il rischio non è solo per loro

Negli ultimi 22 anni nei circhi dell’Ue ci sono stati 305 incidenti col coinvolgimento degli spettatori. Italia al terzo posto nel rapporto Lav

Leoni al circo. Foto: Lav

Animali nei circhi pericolosi anche per gli spettatori? Secondo gli esiti del Rapporto Animali selvatici nei circhi dell’Unione Europea. Problemi, rischi e soluzioni pubblicato da Eurogroup for Animals e a cui per l'Italia ha collaborato la Lav parrebbe proprio così. 

"Il Rapporto - scrive Lav in una nota - dimostra che l’uso di animali selvatici pone problemi non soltanto dal punto di vista del benessere degli stessi, ma anche sotto l’aspetto della sicurezza e dell’incolumità del pubblico. Negli ultimi 22 anni, infatti, nei circhi dell’Unione Europea ci sono stati 305 incidenti, nei quali sono stati coinvolti 608 animali selvatici. Tra questi l’Italia è il terzo Paese per numero di incidenti, dopo Germania e Francia, mentre in 11 degli stati membri dell’Unione europea non si sono registrati incidenti".

"Il Rapporto - si legge ancora - sottolinea che la pericolosità di molte specie detenute nei circhi, il carattere temporaneo di questi e la stretta prossimità che vi si instaura fra animali selvatici e spettatori, mettono a rischio il pubblico". Secondo Gaia Angelini, responsabile animali esotici della Lav, "l'unica soluzione è introdurre una normativa che vieti la detenzione di animali nei circhi".