Pesci

Gli squali bambù per mangiare fanno spalluccia

Non avendo lingua, per alcune funzioni alimentari suppliscono ritraendo le cartilagini scapolari. Tre esemplari osservati ai raggi X

Lo studio condotto osservando tre esemplari ai raggi X

Ci sono pescecani che mangiano facendo spalluccia. Sì sì, proprio con quel movimento si aiutano ad aspirare il cibo nel canale digerente. Loro sono gli squali bambù maculati, e a dimostrare il singolare impiego che fanno delle loro spalle sono stati gli scienziati della statunitense Brown University nello studio Dual function of the pectoral girdle for feeding and locomotion in white-spotted bamboo sharks appena pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society B.

I ricercatori hanno osservato attraverso una tecnologia ai raggi X tre squali della specie Chiloscyllium plagiosum - i bambù appunto - nel momento della nutrizione, potendo osservare praticamente dall'interno i movimenti di ossa e muscoli attraverso l'introduzione nel cibo di frammenti di materiale tracciabile come il tungsteno.

"Gli squali - spiega il ricercatore capofila dello studio Ariel Camp in una nota - non hanno la lingua che consenta loro di distribuire nella gola il cibo. Hanno una lunga faringe, e devono ingegnarsi per far sì che il cibo la discenda".

Come fanno? Ora la risposta c'è: appena dopo aver ingerito un pezzetto di aringa o calamaro, la cintura cartilaginea scapolare si ritrae in direzione della coda. In questo modo, spiegano gli scienziati, gli squali creano il meccanismo di suzione e aspirazione necessario per spingere il cibo in fondo alla gola e poi, da lì, nell'apparato digerente.