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Predatori: risarcimenti dalla Regione

Agli allevatori pisani risarcimenti per 30mila euro. Un indennizzo per una pecora è in media è di 700 euro. Non sono stati immessi Lupi in Toscana

Quattro milioni di euro è la somma complessiva messa a disposizione dalla Regione Toscana per un pacchetto integrato di misure, nell'arco di tre anni, volte a prevenire, difendere e risarcire i danni degli attacchi da predatori nei confronti di greggi e altri animali allevati.

Intanto, sono stati già accordati i risarcimenti per gli eventi, che fossero certificati dai veterinari Asl, avvenuti fra il 1 gennaio e il 31 ottobre 2014. Sono state accolte tutte le domande che rispettavano i requisiti previsti dal bando (è stato possibile presentare domanda dal 13 ottobre al 14 novembre 2014) per un totale di 155 istanze in tutta la regione e sono stati riconosciuti, complessivamente, indennizzi per 537 mila euro. Agli allevatori della Provincia di Pisa sono  andati 30.584 euro.

Ciascun evento viene indennizzato in base ad un tariffario, pubblicato sul bando, e differenziato per specie, per una pecora in media 700 euro, con un massimo di 15 mila euro per azienda nell'arco di 3 anni (cosidetto regime "de minimis dell'UE).

Il prossimo bando, che prevederà altre risorse, sempre nell'ambito del "pacchetto" da 4 milioni, coprirà i danni per gli eventi verificatisi dopo il 1 novembre 2014. La Regione informerà gli allevatori quando uscirà il prossimo bando. 

"Grazie a queste misure – ricorda in una nota l'assessore all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori - la Regione è intervenuta, per la prima volta dopo anni nei quali si era scelto di concedere un contributo sui premi assicurativi, con indennizzi agli allevatori che hanno subìto danni, sia per danni diretti (la perdita del capo) che indiretti (ad esempio la mancanza di latte dovuta allo stress), da predatori (lupi, ma anche canidi e altri predatori)".

Altre misure importanti contenute nel "pacchetto" e finanziate con i 4 milioni di euro previsti, sono i contributi per lo smaltimento delle carcasse degli animali uccisi; in alcuni Comuni è stata riconosciuta anche la possibilità dei cosidetti "cimiteri aziendali", ovvero l'interramento nel fondo di proprietà. Inoltre, vi sono i contributi per recinzioni, cani da guardia e altre misure di prevenzione, l'assistenza e l'informazione agli allevatori, il monitoraggio della presenza del lupo e degli ibridi sul territorio toscano, la cattura dei cani vaganti.

I dati relativi al monitoraggio 2013 sulla presenza del lupo ed ibridi in Toscana riferiscono, complessivamente, la presenza di circa 310-320 esemplari, pari a circa 71 nuclei familiari. "Appena avremo il risultati dell'ultimo monitoraggio – spiega Salvadori – li renderemo noti".
L'assessore però vuole  "sgombrare il campo dalle illazioni che sono circolate" e smentisce "nel modo più assoluto che siano stati mai immessi lupi in Toscana".