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Il Comune acquista l’area ex Rossi

Presto giardini e parco fluviale, il sindaco Caleri annuncia: “Sullo sfondo c’è il completamento di un grande polo didattico”

Il Comune ha completato l’iter burocratico per l’acquisizione dell’area della ex segheria Rossi, un terreno di circa 9.000 mq posto in pratica fra i centri abitati di Pratovecchio e Stia, nella zona dove oggi sorge la cittadella scolastica. 

Un tempo sede di una segheria, della quale non restano in piedi che pochi ruderi, l’area è da molti decenni in stato di abbandono e degrado, e la sua acquisizione da parte del Comune apre la strada a possibili scenari futuri ben diversi, che parlano di rilancio e riqualificazione di una zona da tempo dimenticata, da riportare a beneficio della comunità.

L’annuncio del sindaco Caleri. Elementi propulsori che hanno spinto il Comune verso questo acquisto – che richiederà alle casse municipali un investimento di circa 125.000 euro – sono la possibilità di dare in tempi brevissimi un’area verde esterna alle scuole elementari “Paolo Uccello”, e l’imminente realizzazione della pista ciclopedonale lungo l’Arno. “Oggi, grazie anche agli incentivi per la fusione – prosegue Caleri - abbiamo avuto la possibilità di fare questo investimento. Da subito potremo mettere mano ai giardini delle scuole elementari, che erano sprovviste di una importante area esterna; poi in ottica ciclopista realizzeremo un parco fluviale lungo l’Arno, perché questa infrastruttura sarà un collegamento reale, fisico fra Pratovecchio e Stia che ha come fulcro il polo didattico; quindi se la immaginiamo ad esempio in ottica pedibus, potremmo consentire a tanti bambini e ragazzi di venire a scuola a piedi. Quest’area rappresenta insomma un percorso concreto di congiunzione tra i due paesi che si sono fusi in un unico Comune”. 

E infine, ma non certo per ultimo, il progetto più affascinante: “Possiamo iniziare a lavorare per inserire, in questo polo, anche la nuova scuola materna comunale di Pratovecchio Stia, ideale completamento della cittadella scolastica che in poco più di dieci anni è passata dall’essere un sogno nel cassetto alla realtà”. Questo è un lavoro ancora sullo sfondo, ma dei progetti futuri su quest’area il sindaco Caleri non fa mistero. “Ne parleremo presto anche in Consiglio Comunale, ma per adesso voglio ringraziare – dice Caleri - il personale del Comune che ci ha coadiuvati nelle lunghe e macchinose procedure, ed il gruppo di lavoro che mi ha affiancato in questo percorso: Claudio Orlandi, Vivetta Santolini e soprattutto Stefano Milli. Senza di loro non ce l’avremmo fatta”.